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Poesia del giorno. Claes Andersson

di
Redazione Italia, 18 Maggio 2016







Non
c’è pace nella vita.




La
pietra profuma, pesa
e sostiene. C’è una pioggia che sale in
me,
dovrei fuggire ma sono io stesso ogni luogo. Chiamalo
Dio o
Pepsi quello che manca, ma non ingannarmi.


Non
parlare di quello che non c’è, se c’è stato
ha smesso di
essere quel nome. Una sera in cui non manca nulla,
noto che la
festa in corso non mi riguarda.


Prendo
il mio nome e mi inoltro nella notte.
Poco dopo la musica finisce
e non si sentono più le risate
e i lampioni si affievoliscono
come luci nella nebbia.


Non
ricordo quali ho dimenticato, la festa continua
ma io non sono là
né altrove.