Se divento presidente, potrei usare l’atomica contro l’Isis’.
di Michele Caltagirone, blastingnews, 05 Aprile 2016
Ennesimo proclama senza mezzi termini
del candidato repubblicano alla Casa Bianca.
Donald Trump |
In fin dei conti la possibilità che
l’Isis
possa disporre di armi di distruzione di massa o possa attaccare le
centrali nucleari europee è tutta da verificare.
Chi invece dispone
del più grande arsenale atomico del pianeta sono sicuramente gli
Stati Uniti d’America. Se
Donald Trump diventerà presidente, l’uso delle armi nucleari
contro lo Stato Islamico è una possibilità. Lo ha detto lui stesso
in una recente intervista, una delle tante in questa interminabile
fase delle primarie USA
che porterà alle nominations. Secondo Trump, i sistemi di sicurezza
della NATO
sono ormai “obsoleti” e l’impiego di armi nucleari
“tattiche” contro lo Stato Islamico è un opzione che lui
stesso attuerebbe da presidente, “in caso di necessità”.
Nuovo attacco alle comunità islamiche
Nel corso dell’intervista rilasciata a
“Bloomberg TV“,
l’impreditore newyorkese è stato nuovamente molto duro all’indirizzo
delle comunità islamiche presenti in Europa e negli Stati Uniti.
Ha
parlato innanzitutto di rafforzare la sorveglianza nei pressi delle
moschee per individuare eventuali terroristi.
“Dobbiamo
costringere gli islamici a rispettarci
– ha sottolineato – ed
espandere gli strumenti messi a disposizione dalle nostre leggi per
una maggiore libertà di azione.
Loro non hanno leggi ed uccidono le
persone, i nostri metodi attuali pertanto non sono efficaci“.
Il Trump-pensiero
ormai lo conosciamo bene, sarà un caso ma una fonte autorevole ha
giudicato la sua possibile presidenza un
pericolo maggiore di quello costituito dallo Stato Islamico.
Alla
fine l’equazione non è così difficile: “The Donald” non è
gestibile ed il presidente americano è, politicamente e militarmente
parlando, l’uomo più potente del pianeta.