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La ragazza che ha lasciato tutto per dedicarsi ai bambini orfani del Nepal.



Di Lisa Vagnozzi, greenme, 05
Aprile 2016




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Maggie Doyne

Nel
2005,
Maggie
Doyne
,
neodiplomata e in attesa di iniziare l’università, decide di
prendersi un anno sabbatico per girare il mondo: il
suo viaggio la porta fino in Nepal, dove incontra i piccoli orfani
della guerra civile e decide di occuparsi di loro in modo stabile
,
cambiando per sempre la loro vita – e la propria.


Diciotto anni, uno zaino in spalla, il
sorriso sulle labbra e tanta voglia di scoprire il mondo: è così
che, alla fine del liceo, Maggie
Doyne lascia la sua casa del New Jersey e parte per un viaggio premio
intorno al mondo

Un
periodo immaginato come una boccata di vita e di libertà, prima di
iniziare l’avventura del college, e che la ragazza ha già riempito
di tante piccole attività di volontariato, appoggiandosi ad alcune
organizzazioni non governative. Non sa ancora, non può sapere, che
quel viaggio rivoluzionerà tutti i suoi progetti, ridisegnando
completamente la sua vita. 


Nel 2006, in un campo profughi
dell’India, Doyne incontra
una bimba nepalese che vuole tornare nel suo Paese – dove si è
appena conclusa una guerra civile sanguinosa
,
durata un decennio – per rintracciare i suoi genitori. 

La ragazza
decide di accompagnarla e così approda in Nepal, dove tocca con mano
la povertà e la miseria lasciate dal lungo conflitto.


Nel piccolo Paese asiatico, Doyne
incontra donne e bambini costretti a lottare ogni singolo giorno per
sopravvivere: un’immagine che la colpisce profondamente e che la
spinge a chiamare i suoi
genitori, chiedendo loro di inviarle tutti i risparmi che ha
accumulato durante il liceo lavorando come babysitter
.



La cifra ammonta a circa 5000
dollari
: quanto basta per
comprare un appezzamento di terreno nel Surkhet, una regione ad ovest
del Nepal, e per costruire, con il supporto della comunità locale,
una casa per ospitare i
bimbi resi orfani dalla guerra

La Kopila – in nepalese
“germoglio” – Valley Children’s Home apre ufficialmente i
battenti nel 2008
. Oggi
vi risiedono quasi cinquanta tra bambini e ragazzi, che non hanno una
famiglia o dei parenti che si possano prendere cura di loro e che vi
ricevono affetto, assistenza e sostegno, accuditi da persone che
fungono da “zii” e “zie”.



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Dopo
aver creato la casa famiglia, Doyne si pone subito un altro
obiettivo, persino più ambizioso:
fondare
una scuola gratuita e di buon livello, che permetta anche ai bambini
più poveri di ricevere un’istruzione
.
A questo scopo, la ragazza costituisce una ONG, la
BlinkNow
Foundation
,
per poter contare su una più ampia rete di volontari e sostenitori e
dare basi più solide alla sua attività in favore dei bimbi
nepalesi. […]


Ed è così che, nel
2010, viene inaugurata la Kopila Valley Primary School, che oggi
conta ben 350 studenti
.


Oltre alla scuola e all’orfanotrofio,
il lavoro dell’associazione fondata da Doyne ha permesso la
creazione di una piccola clinica, per far sì che tutti i bimbi
possano ricevere assistenza medica e cure adeguate, di un centro di
consulenza per aiutare gli studenti a trovare la loro strada nella
vita e di un centro dedicato alle donne. 

Tutte strutture realizzate
per essere sostenibili e che sono alimentate
in larga parte da energia solare
.



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Oggi
Maggie Doyne vive in Nepal, dove si occupa a tempo pieno dei “suoi”
bambini
.
Un viaggio intrapreso a soli diciotto anni le ha rivoluzionato
l’esistenza, trasformandola in un angelo custode per i più deboli,
in un piccolo Paese lontanissimo dal proprio. Ma la ragazza tiene a
precisare che non avrebbe mai potuto realizzare nulla di quanto ha
fatto senza la collaborazione delle comunità locali.


“Ho imparato molto presto, fin
dall’inizio, che non potevo arrivare qui e dire ‘Ecco, ho un’idea.
Questo è ciò che faremo.’ Non funziona così.”

– racconta Doyne
“Il processo deve
essere lento, deve essere organico. Deve provenire dalla comunità,
nascere da un ‘noi’. Per me è importante sottolineare che questo
è un progetto nepalese, che opera in favore del Nepal e della
comunità locale.”





Per il suo lavoro straordinario e
quasi decennale in favore dei bimbi del Nepal, Maggie
Doyne è stata inserita dalla CNN nella Top 10 del premio Hero of the
Year