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Poesia del giorno. Jannis Ritsos

di
Redazione Italia, 25 Aprile 2016









Vecchiaia

Ah,
sì, invecchiano anche le statue e le poesie.


Molti avevano preso
parte a quella storia –
uomini, animali, bambini, fiumi,
alberi,
ragazzi e ragazze con motociclette, due papere
bianche,
il
matto silenzioso con una cicca e una galletta;
ed era un
mezzogiorno estivo d’oro e sventolavano
le piume della gallina
sgozzata luccicando in aria,
e la zia Evanghelìa in cucina puliva
le bamie,
e una grossa farfalla si posò sulla saliera.


Nessuno, proprio nessuno
allora sapeva
che il transitorio passa nel mito. Alla stazione del
treno
venne a sedersi su una panchina una vecchia vestita
di
nero
che teneva sul grembiule un cesto d’uova come se
fosse
l’unica cosa che aveva al mondo. Si addormentò lì.
 
Qualcuno
di passaggio le rubò il cesto. E cadde la notte.


Ah, sì, invecchiano
anche le statue e le poesie e i ricordi
degli eroi.