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Il bicchiere mezzo pieno. Le buone notizie.

Sprechi
alimentari: finalmente in Italia una nuova legge per ridurli.



Di
Marta
Albè, 
greenme, 30 Marzo 2016
Nuova legge
sugli sprechi alimentari.
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La Camera
dei Deputati inizierà a prendere in considerazione le linee guida
della nuova legge per ridurre gli sprechi alimentari, con
particolare riferimento alla donazione e alla distribuzione dei
prodotti invenduti, come promesso nel 2015.
Con la
nuova legge in votazione, l’Italia si pone in prima linea in Europa
nella lotta contro gli sprechi alimentari, come sottolinea il Mipaaf.
Nella sola
Italia il fenomeno degli sprechi alimentari vale più di 12 miliardi
di euro all’anno. 
La nuova legge mira a semplificare la possibilità
per le aziende di donare il cibo invenduto.
La legge si rivolgerà
anche ai consumatori, per diffondere una maggiore consapevolezza
sulle abitudini alimentari, e al mondo dell’agricoltura, dato che
spesso gli sprechi alimentari partono proprio dai campi coltivati.
L’Italia
si sta già impegnando a recuperare 550 mila tonnellate di eccedenze
alimentari in tutta la filiera, ma il Mipaaf nel 2016 punta ad
arrivare a 1 milione di tonnellate.
Con il
programma Spreco Zero proposto dal Mipaaf per le imprese è
già più conveniente donare che sprecare il cibo.
Non
dobbiamo dimenticare che nel mondo un terzo della produzione di cibo
viene sprecata. 
Si tratta di una delle piaghe più forti contro cui
combattere, secondo il Ministero delle Politiche Agricole.
Il
diritto al cibo dovrebbe essere sempre considerato un diritto
universale.
Con la
nuova legge l’Italia vuole fare la propria parte per raggiungere
l’obiettivo Famezero al 2030 fissato dalla Carta di
Milano
e per partecipare agli obiettivi del millennio fissati
dall’Onu.
Tra le
iniziative più interessanti nate ultimamente nel mondo troviamo il
supermercato che mette in vendita le eccedenze alimentari con un
forte sconto a Copenaghen e i frigoriferi della solidarietà creati
in Spagna, Brasile e Argentina.
La speranza
è che la nuova legge possa davvero aiutare il nostro Paese nella
riduzione degli sprechi alimentari, come sta già avvenendo altrove
in Europa e nel mondo.