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La storia di Mimie – un’altra vittima dello stiramento del seno in Camerun

Carissime lettrici, carissimi lettori,

ecco un’altra testimonianza, questa volta quella di Mimie, un’altra vittima dello stiramento del seno in Camerun.
Lo scopo del tutto errato perseguito con quest’orribile pratica consiste nel far sparire i segni femminili per evitare che la ragazza venga stuprata o messa incinta menter frequenta ancora la scuola.

 Viene inflitto un dolore atroce e rimangono dei segni indelebili a livello psichico e fisico.

Diamo voce a queste vittime opponendoci con forza a questa pratica.

Grazie

Dr. phil. Milena Rampoldi
Redazione di ProMosaik e.V.



“Mia madre vuole ridurmi il seno perché mi è cresciuto
troppo presto”. 
La nonna di Mimie riscalda un pestello di legno su un
fuoco aperto fino a farlo ardere un po’ al di sotto della temperatura di
accensione. Il legno brucia a circa 249 gradi Celsius. La madre di Mimie inizia
dunque a premere il legno ardente nella carne nuda della propria figlia,
continuando a stirare e massaggiare la pelle, premendola e colpendola di
continuo per mezz’ora. Mimie è più coraggiosa che mai. Molte bambine gridano
per il bruciore doloroso causato dal legno ardente. A volte scappava persino di
caso. Mimie continuerà a subire la pratica dell’appiattimento del seno ogni
settimana o almeno finché sembrerà scomparso. 

“La prima volta era talmente dolorosa. La seconda volta
invece era meno dolorosa”.
“Sente il dolore e a volte piange”. 
Che cosa porta una madre a infliggere del dolore alla
propria figlia in questo modo, facendola subire questo dolore costante per
settimane o persino per diversi mesi al fine di ritardare lo sviluppo naturale
dell’adolescenza e che cosa porta alcune ragazze persino a voler appiattire
talmente il loro seno da farlo loro stesse?

http://www.youtube.com/watch?v=qJz00zgMBz4 (video non più
disponibile)