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Rifiutato dalla famiglia a 11 anni perché autistico, affidato al Tribunale dei Minori

ANSA 25/07/2019
Una storia tragica, di disperazione e solitudine, che gli operatori di Casa Sebastiano, struttura all’avanguardia in Trentino per l’autismo, si sono trovati di fronte, “come uno schiaffo”.

Rifiutato dalla famiglia a 11 anni perché autistico e affidato al Tribunale dei Minori. Una storia tragica, di disperazione e solitudine, che gli operatori di Casa Sebastiano, struttura all’avanguardia in Trentino per l’autismo, si sono trovati di fronte, “come uno schiaffo”. 
Tanto da rendere pubblica la storia sui canali social della Fondazione trentina per l’autismo. “Dobbiamo trovare una sistemazione per un bimbo di 11 anni con diagnosi di autismo. La famiglia non lo vuole più”: questa la telefonata arrivata a Casa Sebastiano.
Riporta Trento Today:
“Le parole rotolano fuori dal telefono, come massi, travolgenti, indomabili. Se la famiglia per undici anni è stata a fianco al piccolo e non l’ha abbandonato a se stesso, vuol dire che questa decisione è arrivata in un momento di profonda crisi. È mancato il supporto delle Istituzioni, i servizi, l’aiuto necessari a che un bambino e i suoi genitori possano affrontare insieme la drammaticità di una disabilità dura, a volte durissima. I familiari non hanno intravisto una strada, perché esiste la possibilità di affidarsi ai servizi sociali per un periodo usufruendo di residenzialità o centri diurni. Se questa famiglia si è arresa, vuol dire che le Istituzioni hanno fallito. È venuto meno il patto di aiuto ai deboli, il mandato etico, ancor prima che costituzionale, fondamento di ogni società che voglia dirsi civile, di sostegno ai componenti più fragili delle nostre comunità”.