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David Sheen sulla guerra di Israele contro gli africani

Il giornalista israeliano David Sheen parla della discriminazione degli africani che richiedono asilo politico in Israele

Le informazioni che vi vorrei presentare in quest’articolo su un aspetto importante dell’apartheid israeliana sono tratte da una conferenza tenuta alla Simon Fraser University a Vancouver nel marzo dello scorso anno. David Sheen nella sua conferenza parla di una vera e propria guerra di Israele con gli africani neri che giungono nel Paese per richiedere asilo politico.


All’inizio della conferenza David Sheen ci trasporta in un possibile scenario del razzismo bianco contro tutte le altre razze negli Stati Uniti.
Coloro che sono diversi, vengono chiusi nei ghetti, vengono arrestati, e non hanno il diritto a una difesa adeguata. Non vengono accolti negli ospedali per venir curati gratuitamente.
Gli ebrei non ricevono appartamenti.
Ci sono degli autobus speciali per ebrei, visto che diffondono malattie.
Gli ebrei in pieno inverno vengono gettati dalle loro abitazioni.
Tutti gli ebrei devono andare nei ghetti.
L’America appartiene all’uomo cristiano bianco.
Gli ebrei devono diventare invisibili.
Gli ebrei possono essere imprigionati senza alcun diritto di difesa.
Speriamo che una cosa del genere non succeda mai negli Stati Uniti. Ma questa è esattamente la situazione in cui si trovano gli africani neri in Israele.
Ed è esattamente questo il razzismo praticato oggi in Israele nei confronti degli africani.
Israele appartiene ai BIANCHI, e gli africani devono rimanere invisibili, fino a lasciare il paese o meglio prima di venir deportati da Israele.
In Israele basta un sospetto per mettere in carcere un africano… Una cosa che succede giorno dopo giorno nello Stato di Israele di oggi. Ed esattamente questo succedeva nel 1850 negli Stati Uniti. A quell’epoca i bianchi potevano liberamente denunciare un nero anche se non era colpevole.


Sheen racconta poi di un ragazzo africano che stava facendo un giro in bicicletta. Un poliziotto gli ha chiesto se la bici era sua e di mostrargli lo scontrino. Ovviamente il ragazzo non aveva lo scontrino… e ora è stato portato al commissariato di polizia… per il semplice sospetto di aver rubato la bicicletta.
Sheen comunque qui non parla solamente degli ebrei neri, discriminati anche loro in Israele per il fatto di non essere bianchi.
Gli israeliani credono nella loro superiorità rispetto a tutti gli altri.

I tipici pregiudizi nei confronti degli africani sono che essi portano criminalità e malattie nel Paese.
Questi pregiudizi in Israele oramai ci sono da 40 anni.


La discriminazione degli africani è ancorata profondamente nella società israeliana, oggi come allora.
I paesi principali dai quali i rifugiati africani giungono in Israele sono l’Egitto, il Sudan e l’Eritrea. Per quale motivo i rifugiati non rimangono in Egitto? Ora Sheen ci mostra un esempio di come i rifugiati vengono trattati al Cairo. Dopo aver protestato, sono stati picchiati, maltrattati e persino uccisi. Ecco una foto del 2006 che mostra la violenza della polizia egiziana contro i rifugiati sudanesi al Cairo davanti all’Ufficio delle Nazioni Unite.

A Kheddera in Israele il sindaco gettò questa famiglia di profughi africani in un autobus per buttarla dalla città. Questo politico è amico di Netanyahu. Ora queste strategie politiche hanno persino raggiunto il livello dello stato.


Il partito israeliano SHA ritiene che i NON-EBREI siano stati creati da DIO per servire gli ebrei. Israele decide chi ottiene lo stato di rifugiato e chi no. Le Nazioni Unite non hanno nulla da dire in merito. Vi è un ufficio apposito per questo in Israele. Queste persone sono giunte come rifugiati in Israele perché sono fuggite dalla violenza e dall’oppressione. Sheen parla del Sudan e dell’Eritrea. Queste persone subiscono torture.
Sheen mostra le immagini e analizza il numero di rifugiati accolti dagli altri paesi africani e dai Paesi del Medio Oriente. Sono moltissimi. Mostra solo la statistica dei rifugiati eritrei e spiega che Israele in tutto il mondo è l’unico paese che non accetta quasi nessun o nessun rifugiato.
Israele accusa queste persone di essere bugiarde. Vogliono solo guadagnare di più e per questo entrano in Israele.


Ecco la menzogna diffusa dal governo israeliano.
Le persone vengono fermate per strada, messe in prigione, buttate fuori dai centri delle città, ecc. Numerosi rabbini scrivono testi religiosi, in cui incitano a non affittare appartamenti agli africani. Israele non deve accogliere i NON EBREI. Diffondono queste tesi, affermando che si basino sulla Tora. Questi rabbini diffondono il razzismo in Israele. Gli africani vengono criminalizzati.

Le persone vanno sulla strada e gridano contro gli africani. Dicono loro di sparire dal paese.
Questo razzismo viene anche insegnato ai bambini che usano le stesse parole, incitando i loro genitori a buttare questi NERI dal paese.
Quando si chiede alla gente perché vuole buttare fuori gli africani, si sentono delle risposte di questo tipo: Non vorremmo che sposino le nostre figlie. L’idea basilare è che esistono dei geni israeliani che appartengono solo a Israele. Dunque non toccate le nostre figlie!
Il numero di persone che sposa NON EBREI è talmente ridotto visto che i rabbini non permettono i matrimoni misti.
Gli africani in Israele si trovano in un vicolo cieco: da una parte lo stato di Israele non li sostiene per niente e dall’altra non hanno il diritto di lavorare per mantenersi. Allora questi africani come vivono?
Alcuni trovano un lavoro nero. Vivono fuori o in tantissimi in un unico appartamento.
Le organizzazioni che offrono pasti gratuiti per i poveri rifiutano gli africani e non li fanno entrare.
Ma ci sono persone che danno loro del cibo.
La stessa legge della criminalizzazione vigeva anche negli anni Cinquanta contro i palestinesi. Non si volevano far entrare nel paese.
Nel 2012 in Israele si ebbero degli attentati contro i rifugiati africani. È stata persino attaccata una scuola dell’infanzia. Ma ci furono persone che protestarono contro questi attentati e organizzarono delle proteste sulle strade. Erano poche persone a protestare. E sono loro a essere odiate ancora di più degli africani stessi.

Sheen nel 2012 parla di un POGROM contro gli africani a Tel Aviv. Sono state attaccate le persone. Sono stati attaccati i negozi. Gli africani sono stati insultati come CANCRO. Dappertutto a Tel Aviv si attaccavano i neri, sulle strade… venivano tirati fuori dai ristoranti, trascinati fuori dagli autobus… le loro aziende vennero attaccate.


Nessuno in Israele si chiede come si poteva arrivare fino a quel punto e come si sarebbe potuta evitare una cosa del genere in futuro. Sheen dice che dopo questo pogrom contro i neri nella società israeliana non vi fu alcun riconoscimento di una colpa.
Nei giorni seguenti gli africani si recarono davanti all’ufficio delle Nazioni Unite a Tel Aviv, con parole quali: Non siamo cancri, siamo esseri umani!


Ma Israele non cambia … Il razzismo continua ad essere giustificato per mezzo di argomentazioni religiose.
Dei rabbini razzisti dichiararono i neri FUORILEGGE. Dunque non ci sono conseguenze penali se un cittadino israeliano UCCIDE un nero.
Gli stati africani si rivolsero allo stato israeliano per fermare questa violenza.
All’indomani della fondazione del Sudan del Sud, Israele chiese alle persone provenienti da quella zona di lasciare il paese.
Nel mese di dicembre del 2012 fu messa una bomba in una scuola materna per bambini profughi africani a Tel Aviv. L’attentatore non venne neppure incarcerato.
Si chiudono i confini. Nessuno può più entrare in Israele.
Ora si tratta di gettare dal paese tutti quelli che ancora si trovavano in Israele.
Lo scandalo era quello di una donna israeliana messa incinta da un africano.
Nuovamente si elevarono le voci: buttate fuori gli africani! La gente iniziò nuovamente ad andare sulle strade a terrorizzare i neri.
Sheen paragona l’episodio con un episodio che si era verificato 100 anni fa in America nei confronti degli ebrei.


In tutto l’anno 2012 non ci fu una sola critica da parte dello stato israeliano nei confronti della violenza contro i neri nel paese. Non fu pronunciata una sola parola di condanna.
Nessuno criticò questa violenza e nessuno la denunciò.
In Occidente gli ebrei vivono questa protezione nella società multiculturale, ma in Israele è una cosa del tutto diversa visto che non hanno bisogno di questa protezione siccome costituiscono la maggioranza della società. Di conseguenza non hanno bisogno di una protezione delle minoranze e neppure di diritti per le minoranze … La conseguenza che ne deriva: negano i diritti delle minoranze agli africani.
Sheen non capisce perché gli israeliani temono gli africani che costituiscono solo lo 0,7% di tutta la società.
All’inizio del 2013 lo Stato israeliano (con Netanyahu quale primo ministro) iniziò una campagna contro gli africani. Nuovamente Sheen pensa a qualcosa di fittizio per far riflettere gli israeliani e cita l’esempio di un’America bianca e cristiana con un manifesto elettorale di questo tipo sulle strade:


Ovviamente Sheen spera ciò in America non si verificherà mai. Poi però torna alla realtà israeliana e ci mostra il seguente manifesto elettorale appeso sulle strade israeliane. Qui si legge esattamente la stessa cosa come nel manifesto sopra … anche se in questo caso si tratta di israeliani contro africani e non più dei cristiani bianchi fittizi contro gli ebrei.

Sheen vive nella cittadina israeliana di Dimona. È andato lì perché aveva sentito che da decenni a Dimona viveva una comunità africana. Alcuni tra questi ebrei di colore sono venuti dall’America per vivere in Israele.

Sheen ben presto cambia idea sul fatto che gli israeliani avrebbero superato il proprio razzismo perché vivevano insieme agli ebrei di colore. Dice: “Mi sono sbagliato”… e poi ci racconta di una donna africana senza diritti che ha un compagno ebreo ed è nata in Israele… e che vive senza assicurazione di malattia e senza documenti… suo figlio non viene accettato in un ospedale israeliano…
Infatti l’idea dello stato di Israele consisteva nel gettare questo CANCRO dal paese.
E quando nel 2012 fu redatto un rapporto secondo cui gli africani avrebbero raggiunto una quota più bassa di criminalità rispetto agli ebrei israeliani, il rapporto fu messo da parte e il suo autore fu destituito dal suo ufficio. La stessa cosa era successa al suo predecessore che si era impegnato a favore dei diritti degli africani in Israele.
Ora Sheen ci mostra il risultato di un’inchiesta sul tema “Come lo stato israeliano deve trattare gli africani?”
Il 61,3% desidera estradare tutti gli africani dal paese.
Il 18,4% vorrebbe incarcerarli.
L’8,7% non ha un’opinione sul tema.
E SOLO l’11,6% vorrebbe permettere agli africani di vivere e lavorare in Israele.
Ci sono persino incitazioni ad avvelenare il cibo nei ristoranti africani:

In un rapporto del 2013 gli israeliani che aiutano gli africani o le persone di colore vengono chiamati antisemiti e terroristi. Ecco uno scan del rapporto:

Nessuno muove un dito. Il governo non si oppone. Anche la comunità internazionale non dice nulla. Dunque Israele può fare quello che vuole, deportando semplicemente gli africani nei paesi dai quali sono fuggiti. Esattamente la stessa cosa era successa agli ebrei prima della fine della seconda guerra mondiale, quando nessuno voleva concedere loro asilo politico…
Nel 2013 è stato emessa una nuova legge che permette a Israele di dare l’ergastolo agli africani e non più solo 3 anni di carcere.
Ma poi si muove qualcosa: 25.000 persone protestano sulle strade di Tel Aviv e richiedono diritti per i profughi:


Non pretendono molto. Richiedono solo che vengano gestite le domande di asilo politico. Pretendono solo quanto previsto dal diritto internazionale. Richiedono solo i loro diritti da profughi. Insegnano a Israele come funziona una democrazia. Protestano in modo pacifico. ISPIRA vedere come combattono per i loro diritti… richiedono i loro diritti umani. Ma è anche DEPRIMENTE guardarli sapendo che lo Stato di Israele non li ascolta.
Non c’è speranza per queste persone.

Si trovano in un lager vicino al confine egiziano, senza formazione, senza assistenza medica e con pasti scadenti.
Sheen paragona il campo profughi con un campo di concentramento nazista e ammonisce le persone ad opporsi al governo israeliano!
Si tratta di un campo di concentramento per africani … Sheen spiega anche il rispettivo termine ebraico:

A queste persone succede questo perché non sono bianche e perché non sono ebrei.
La stessa cosa la avevano fatta i nazisti con gli ebrei.
Ora Sheen passa ai social media ove gli africani e i loro sostenitori vengono offesi in modo brutale e disumano. Per citare un esempio: questa frase è stata scritta contro un uomo che ha aperto una cucina per poveri africani.

La persona che ha scritto questa frase vorrebbe che questo centro fosse trasformato in camere a gas e che queste “scimmie” venissero uccise.
In un cosiddetto “contributo pubblicitario” i profughi africani vengono paragonati a degli insetti che si possono distruggere con degli insetticidi. Qui si parte dal presupposto che il lettore possa trovare il tutto divertente e che possa crederci.. proprio per questo si tratta di un insetticida qualitativo …
Si tratta di propaganda malata, dice Sheen. Immaginatevi se paragonassero gli ebrei con degli insetti. Si tratta di un livello di odio puro. Ci sono persone che ritengono che altre meritino la morte.
Gli intellettuali non dicono nulla. Gli intellettuali ebrei in America non dicono nulla. Non si oppongono a questa guerra del governo israeliano contro le persone di colore. Le persone non si oppongono a questi razzisti e non si oppongono al governo israeliano!
Ecco un bambino picchiato da un israeliano ….. ovviamente per razzismo. Che altro motivo avrebbe quest’uomo per fare una cosa del genere? si chiede Sheen.
È il governo israeliano ad aver costruito questo odio. Il governo israeliano è responsabile di questo razzismo contro la popolazione di colore. Quanti neonati dovranno ancora fare un’esperienza come questa? Per quanto tempo continueremo in questo modo?
Sheen dice: Chi vuole buttare fuori questi bambini, agisce esattamente come i nazisti che allora inviavano i bambini ebrei nei campi di concentramento.
L’olocausto afferma Sheen e il MAI-PIÙ contro l’OLOCAUSTO non devono valere solo per noi, ma per TUTTI!
Che cosa farà Israele quando noi tutti avremo accettato Israele quale STATO EBRAICO ISRAELIANO autodefinito?
Sheen parla ora del trattamento dei palestinesi e poi cita quello che disse il reo durante il processo, superando ogni limite:
“Ho cercato di ucciderla … perché la odio… è perché sono neri, che li odio.
Un neonato di colore e le persone di colore in generale sono dei terroristi. Questa figlia di puttana ora è morta?“


Sheen dice di non avere nessuna storia piacevole per concludere la sua conferenza.
Prega noi tutti di leggere le informazioni sul suo sito e di diffondere queste informazioni. Solo in questo modo speriamo che si crei un movimento di opposizione contro la politica aggressiva e razzista di Israele contro gli africani.