Seconda tappa: letteratura romena – Adina Popescu
Carissime lettrici italiane, carissimi lettori italiani,
eccovi una seconda recensione di un’opera di letteratura romena.
Conoscere altri popoli attraverso la letteratura per ProMosaik e.V. permette di ampliare il proprio orizzonte e di promuovere un tessuto sociale tollerante e aperto verso l’altro.
Grazie della vostra attenzione
Dr. phil. Milena Rampoldi – ProMosaik e.V.
RACCONTI
DAL VIALE – ADINA POPESCU
DAL VIALE – ADINA POPESCU
(Titolo
originale: “Povestiri de pe Calea Moşilor”)
originale: “Povestiri de pe Calea Moşilor”)
“Racconti dal Viale” è il primo romanzo per adulti di Adina
Popescu, ma potrebbe essere una lettura piacevole anche per ragazzi dai 12, 14
anni in su. Dopotutto tratta dell’infanzia: l’infanzia dell’autrice e in modo
implicito quella della sua generazione, bambini che hanno vissuto a cavallo di
due regimi, quello comunista e quello “capitalista” di transizione degli anni
Novanta.
Popescu, ma potrebbe essere una lettura piacevole anche per ragazzi dai 12, 14
anni in su. Dopotutto tratta dell’infanzia: l’infanzia dell’autrice e in modo
implicito quella della sua generazione, bambini che hanno vissuto a cavallo di
due regimi, quello comunista e quello “capitalista” di transizione degli anni
Novanta.
Il romanzo racconta ciò che accade in un viale come tanti, una
strada nella Bucarest degli anni Ottanta, apparentemente banale, che è
cambiata, si è trasformata sotto gli occhi dell’autrice mano a mano che Adina
cresceva e diventava adulta. Una strada che ha rappresentato – e rappresenta
tuttora – il suo piccolo mondo, con il tram numero 21 e i palazzi, il negozio
Bucur Obor e il persistente profumo di dolci, che Adina ricorda di tre tipi:
semplici, con lo zucchero e con la marmellata.
strada nella Bucarest degli anni Ottanta, apparentemente banale, che è
cambiata, si è trasformata sotto gli occhi dell’autrice mano a mano che Adina
cresceva e diventava adulta. Una strada che ha rappresentato – e rappresenta
tuttora – il suo piccolo mondo, con il tram numero 21 e i palazzi, il negozio
Bucur Obor e il persistente profumo di dolci, che Adina ricorda di tre tipi:
semplici, con lo zucchero e con la marmellata.
Popescu ci regala dei racconti freschi, genuinamente comici, con
un pizzico di nostalgia e a tratti anche velatamente amari, il cui filo
conduttore è dato, naturalmente, dall’onnipresente – e rassicurante – viale in
cui si muovono i medesimi personaggi.
un pizzico di nostalgia e a tratti anche velatamente amari, il cui filo
conduttore è dato, naturalmente, dall’onnipresente – e rassicurante – viale in
cui si muovono i medesimi personaggi.
Il viale si snoda, oltre che attraverso una parte della città,
anche attraverso il tempo. Anni difficili che hanno piegato la Romania, dei
quali, però, i Romeni delle ultime generazioni hanno la necessità di
raccontare.
anche attraverso il tempo. Anni difficili che hanno piegato la Romania, dei
quali, però, i Romeni delle ultime generazioni hanno la necessità di
raccontare.
“Racconti dal Viale” ci dà la grande opportunità di approfondire
questo tema non certo leggero, strappandoci magari anche una risata.
questo tema non certo leggero, strappandoci magari anche una risata.
Adina Popescu, l’autrice dell’opera
“Racconti
dal Viale”
dal Viale”