Il catalogo sulla Nakba ora disponibile anche in lingua italiana
di Milena Rampoldi, ProMosaik e.V. Il catalogo dell’omonima
mostra sull’espulsione dei palestinesi ad opera dello stato sionista di Israele
ora è anche disponibile in lingua italiana. Il catalogo sulla
Nakba per così dire è un documento di accompagnamento contenente informazioni
storiche e politiche importanti sulla storia tragica dell’espulsione del popolo
palestinese dalla sua terra e dopo la fondazione dello stato ebraico sionista
di Israele nel maggio del 1948.
mostra sull’espulsione dei palestinesi ad opera dello stato sionista di Israele
ora è anche disponibile in lingua italiana. Il catalogo sulla
Nakba per così dire è un documento di accompagnamento contenente informazioni
storiche e politiche importanti sulla storia tragica dell’espulsione del popolo
palestinese dalla sua terra e dopo la fondazione dello stato ebraico sionista
di Israele nel maggio del 1948.
A dare vita alla mostra e al catalogo è stata l’associazione
tedesca Flüchtlingskinder im Libanon e.V. che da anni si occupa di profughi
palestinesi in Libano. Seguendo questo link trovate
la versione tedesca, inglese e francese del catalogo.
tedesca Flüchtlingskinder im Libanon e.V. che da anni si occupa di profughi
palestinesi in Libano. Seguendo questo link trovate
la versione tedesca, inglese e francese del catalogo.
L’associazione per
la comunicazione interculturale e interreligiosa e i diritti umani ProMosaik
e.V. ha deciso di tradurre il catalogo della mostra in lingua italiana. Come mette
in rilievo la redattrice capo di ProMosaik e.V., Dr. phil. Milena Rampoldi,
è “di fondamentale importanza di tradurre documenti in questo tipo in altre
lingue. La storia della Nakba deve essere resa nota anche in Italia”.
la comunicazione interculturale e interreligiosa e i diritti umani ProMosaik
e.V. ha deciso di tradurre il catalogo della mostra in lingua italiana. Come mette
in rilievo la redattrice capo di ProMosaik e.V., Dr. phil. Milena Rampoldi,
è “di fondamentale importanza di tradurre documenti in questo tipo in altre
lingue. La storia della Nakba deve essere resa nota anche in Italia”.
Attraverso lo
studio della storia e l’analisi degli aspetti negativi della propria storia
ebrei e palestinesi possono trovare la pace e la riconciliazione. I palestinesi
devono essere riconosciuti come le vittime della Nakba che non deve
assolutamente cadere in oblio come realtà storica. Partendo da una verità
storica molto semplice si ha anche modo di opporsi alla narrativa sionista:
Quando gli ebrei giunsero in Palestina, il paese non era vuoto, ma abitato dai
palestinesi che furono espulsi per fondare uno stato ebraico a maggioranza
ebraica in una regione abitata da palestinesi. L’associazione Zochrot in
Israele è l’unica associazione che si occupa della tematica e che organizza dei
tour nelle località palestinesi distrutte ed erige esseri umani fatti di
cartone al fine di mostrare agli israeliani di oggi che cosa significa la Nakba
e che conseguenze ha sul presente.
studio della storia e l’analisi degli aspetti negativi della propria storia
ebrei e palestinesi possono trovare la pace e la riconciliazione. I palestinesi
devono essere riconosciuti come le vittime della Nakba che non deve
assolutamente cadere in oblio come realtà storica. Partendo da una verità
storica molto semplice si ha anche modo di opporsi alla narrativa sionista:
Quando gli ebrei giunsero in Palestina, il paese non era vuoto, ma abitato dai
palestinesi che furono espulsi per fondare uno stato ebraico a maggioranza
ebraica in una regione abitata da palestinesi. L’associazione Zochrot in
Israele è l’unica associazione che si occupa della tematica e che organizza dei
tour nelle località palestinesi distrutte ed erige esseri umani fatti di
cartone al fine di mostrare agli israeliani di oggi che cosa significa la Nakba
e che conseguenze ha sul presente.
Questa presa di
coscienza storica sulla Nakba gioca un ruolo essenziale anche per l’Occidente.
Anche l’occidente deve conoscere e capire come e sulla base di quali “miti” è
stato fondato lo stato sionista di Israele quale “stato ebraico” che non
rappresenta affatto tutti gli ebrei. Visto che la fondazione dello stato di
Israele combacia con l’inizio dell’espulsione dei palestinesi, si deve far
riferimento al fatto che la fondazione dello stato di Israele, tanto
festeggiata dai sionisti, per i palestinesi significa espulsione, morte,
discriminazione, oppressione da parte di un sistema razzista all’insegna dell’apartheid,
espropriazione, arresti e uccisioni di minori.
coscienza storica sulla Nakba gioca un ruolo essenziale anche per l’Occidente.
Anche l’occidente deve conoscere e capire come e sulla base di quali “miti” è
stato fondato lo stato sionista di Israele quale “stato ebraico” che non
rappresenta affatto tutti gli ebrei. Visto che la fondazione dello stato di
Israele combacia con l’inizio dell’espulsione dei palestinesi, si deve far
riferimento al fatto che la fondazione dello stato di Israele, tanto
festeggiata dai sionisti, per i palestinesi significa espulsione, morte,
discriminazione, oppressione da parte di un sistema razzista all’insegna dell’apartheid,
espropriazione, arresti e uccisioni di minori.
Attraverso la Nakba innumerevoli
palestinesi sono diventati profughi nel proprio paese, nei paesi arabi vicini e
nella diaspora occidentale.
palestinesi sono diventati profughi nel proprio paese, nei paesi arabi vicini e
nella diaspora occidentale.
Le fotografie e
le tabelle inserite nel catalogo sulla mostra della Nakba mostrano
concretamente questo percorso della sofferenza palestinese. Nel catalogo si
ritrovano anche aspetti importanti della cultura, letteratura e arte
palestinesi.
le tabelle inserite nel catalogo sulla mostra della Nakba mostrano
concretamente questo percorso della sofferenza palestinese. Nel catalogo si
ritrovano anche aspetti importanti della cultura, letteratura e arte
palestinesi.
Potete scaricare
il catalogo italiano della mostra cliccando sul
seguente link.
il catalogo italiano della mostra cliccando sul
seguente link.
Fino ad oggi la
mostra è stata esposta in circa 100 località tedesche. Al di fuori della
Germania sono già state organizzate mostre in oltre 30 località in Austria,
svizzera, Francia, Lussemburgo e Inghilterra. L’associazione ProMosaik, con la
sua traduzione del catalogo della mostra in lingua italiana vorrebbe sostenere
l’associazione Flüchtlingskinder im Libanon e.V. che ci occupa del sostegno
formativo ed umanitario die profughi palestinesi del Libano, per permettere di
esporre la mostra anche in Italia e in Svizzera francese.
mostra è stata esposta in circa 100 località tedesche. Al di fuori della
Germania sono già state organizzate mostre in oltre 30 località in Austria,
svizzera, Francia, Lussemburgo e Inghilterra. L’associazione ProMosaik, con la
sua traduzione del catalogo della mostra in lingua italiana vorrebbe sostenere
l’associazione Flüchtlingskinder im Libanon e.V. che ci occupa del sostegno
formativo ed umanitario die profughi palestinesi del Libano, per permettere di
esporre la mostra anche in Italia e in Svizzera francese.