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YEMEN. Onu: “Sospendiamo gli aiuti se non terminano le interferenze houthi”

18 giugno 2019, Nena News
David Beasley, il Capo del Programma alimentare mondiale dell’Onu, ha chiesto ai ribelli sciiti di permettere alle Nazioni Unite di operare nelle loro aree senza restrizioni accusandoli di deviare la consegna degli aiuti. Gli houthi, intanto, continuano a lanciare missili verso il territorio saudita.

Le Nazioni Unite hanno detto ieri che potrebbero iniziare a sospendere gli aiuti umanitari in Yemen questa settimana a causa dell’incapacità di operare indipendentemente nelle aree controllate dagli houthi. Il capo del Programma alimentare mondiale (Wfp) dell’Onu, David Beasley, ha chiesto ai ribelli sciiti di “farci svolgere il nostro lavoro”. “Se non riceviamo queste garanzie – ha spiegato Beasley al Consiglio di Sicurezza – allora inizieremo una sospensione a fasi dell’assistenza umanitaria, molto probabilmente verso la fine di questa settimana”. Tuttavia, ha poi assicurato, “se e quando inizieremo questa sospensione, continueremo il nostro programma di nutrizione per i bambini malnutriti, le donne incita e le nuove madri”.
Secondo Beasley, il Wfp non è riuscito a implementare gli accordi con gli houthi sia per quanto riguarda la registrazione delle persone che necessitano di assistenza umanitaria che per l’attivazione del sistema biometrico. “Al momento – ha spiegato il capo del Wfp – diamo da mangiare a più di 10 milioni di persone, ma non posso assicurarvi che tutta l’assistenza andrà a chi ne avrà più bisogno sia perché non ci è concesso di operare indipendentemente e sia perché gli aiuti sono dirottati per profitto o altri propositi”. Nel suo discorso, Beasley ha sottolineato che problemi simili si verificano anche in aree non controllate dagli houthi, tuttavia “quando siamo posti di fronte alle sfide in queste sottoposte al controllo del governo, riceviamo cooperazione”.
Gli houthi non hanno per ora risposto a queste accuse. Ieri notte, intanto, la loro tv al-Masira ha riferito di un nuovo lancio di droni contro l’aeroporto saudita di Abha, già colpito più volte dai ribelli nell’ultima settimana (un missile contro lo scalo ha provocato alcuni giorni fa anche il ferimento di 26 persone). L’attacco, afferma l’agenzia di stato saudita, non ha provocato però danni dato che i due droni carichi di esplosivi sono stati intercettati dal sistema difensivo saudita. Il portavoce della coalizione saudita anti-houthi, il Colonello Turki al-Maliki, ha detto che il primo drone è stato colpito alle 22:37 ora locale, mentre il secondo un’ora più tardi. Al-Maliki ha quindi promesso che il blocco anti-houthi continuerà “a neutralizzare le capacità ostili degli houthi”. A condannare gli attacchi dei ribelli sciiti è stato ieri anche il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ha chiesto che i responsabili del lancio di razzi e droni siano assicurati alla giustizia.