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La prima volta delle donne al volante: la testimonianza di una giornalista saudita

Giovanna Pavesi, Lettera Donna, 25 giugno 2018
Nel Paese è caduto un divieto. Una di loro ci ha spiegato l'importanza di questa conquista: «La nostra qualità della vita cambierà». E raccontato i festeggiamenti: «Allo scoccare della mezzanotte sono salita in macchina con le mie amiche».

È caduto un divieto. E con il divieto è crollato un tabù. L'Arabia Saudita era rimasto l'ultimo Paese al mondo a impedire alle donne di guidare l'automobile e a non riconoscere loro questo diritto. La fine dell'interdizione era stata finalmente annunciata a settembre da re Salman 2017, per volontà del principe ereditario Mohammed bin Salman. Così, le prime patenti erano state erano state distribuite all'inizio di giugno. Insieme alle polemiche suscitate dalla pubblicazione, sulla copertina di Vogue Arabia, di una foto della principessa Haifa Bint Abdullah al volante di una decappotabile rossa, nel deserto di Gedda. Uno sfregio per le decine di attiviste finite in carcere, nel tempo, per aver chiesto il rispetto dei diritti fondamentali delle proprie concittadine.

Così, dopo anni di battaglie, dalla mezzanotte del 24 giugno nel regno saudita, tutte le cittadine possono andare, in macchina, ovunque. Al lavoro, per esempio. Come ha fatto Maha Akeel, giornalista e scrittrice 49enne che, per il suo primo viaggio, ha scelto il luogo che per anni non ha potuto raggiungere alla guida di un'auto. «Quando ho saputo che il divieto sarebbe caduto, mi sono sentita davvero felice, perché stava accadendo veramente: la gioia più grande, più di ogni altra cosa, è stata realizzare di avere la possibilità di guidare tra le strade del mio Paese», ci ha detto Akeel, raccontandoci le prime emozioni.
DOMANDA: Maha, il 24 giugno per la prima volta le donne si sono messe alla guida nelle strade saudite. Come si è sentita?
RISPOSTA: Mi sono riunita con un gruppo di amiche e non appena è scoccata la mezzanotte siamo salite in macchina e abbiamo guidato. È stato un momento davvero molto eccitante.
D: Perché è stato così importante?
R: Sembrava l'inizio di una nuova vita, di una nuova realtà.
D: Quanto è stato lungo questo processo di cambiamento?
R: Le donne lo hanno atteso davvero per molto tempo. Ma una volta che la decisione è stata presa è sembrato tutto più semplice.
D: Quanto ci è voluto per avere in mano la patente?
R: L'iter è stato semplice: per tante donne è stata necessaria solo qualche settimana per registrarsi, prendere un appuntamento e ottenere finalmente la licenza.
D: Con la nuova legge vi è permesso spostarvi ovunque autonomamente con l'auto?
R: Sì, possiamo andare dove vogliamo.

D: Ha frequentato un corso per ottenere la licenza?
R: No, avevo già una patente presa in un altro Paese, negli Stati Uniti, quando avevo 18 anni: ricordo ancora quanto fu eccitante. Quindi sapevo già guidare. Ho semplicemente dovuto inviarla alle autorità e passare il test.
D: Come si è sentita la prima volta alla guida nel suo, di Paese?
R: Oggi sono davvero entusiasta di avere conquistato questo diritto anche in Arabia Saudita.
D: Dove è andata per il suo primo viaggio?
R: Al lavoro.
D: Crede che il merito di questo cambiamento sia del principe Mohammed bin Salman? È a lui che dovete il diritto di poter guidare?
R: Il principe ha preso la decisione perché, in quanto giovane leader, ha una visione del futuro del Paese e sapeva che questo era il momento giusto. Ha avuto poi il supporto del re Salman, del governo, della società e, specialmente, delle donne. Che da anni chiedevano il riconoscimento di questo diritto.
D: Com'è la vita delle donne, oggi, in Arabia Saudita? Come la descriverebbe?
R: Le donne, qui, si godono il buon vivere della vita familiare, la salute, l'educazione e il lavoro. Certo, ci sono problemi, ma come in ogni altra società. Credo che le cose stiano migliorando perché ora c'è più consapevolezza su ciò che concerne i diritti delle donne e il loro contributo all'economia e allo sviluppo.
D: Pensa che questa nuova legislazione sulle patenti possa migliorare la vostra vita?
R: Penso che il fatto che le donne guidino, in questo Paese, cambierà la loro qualità della vita e darà loro più fiducia, più indipendenza e incrementerà il loro empowerment.
D: A fine maggio la principessa in copertina, su Vogue Arabia, ha suscitato molte polemiche, soprattutto tra gli attivisti per i diritti umani e delle donne.
R: Ho visto le immagini ma non ho seguito tutte le reazioni. In ogni caso penso che ci saranno ancora molte pubblicità del genere.
D: Che cosa significa vivere, nel 2018, in un Paese come l'Arabia Saudita?
R: Ci sono stati molti cambiamenti e sviluppi nella società saudita, nel 2017 e nel 2018, specialmente per ciò che riguarda le donne. Penso anche che il 2018 sia stato un anno davvero molto importante per le mie concittadine. Sarà ricordato, per sempre nella storia, come l'anno in cui, il 24 giugno, noi abbiamo potuto guidare, legalmente, le nostre macchine per la prima volta.