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Le foto del suggestivo memoriale alle vittime del razzismo, in Alabama

Il Post, 27
aprile 2018

È stato
inaugurato questa settimana e ruota intorno a un corridoio pieno di pietre
appese, che ricordano i linciaggi pubblici
(Bob
Miller/Getty Images)
   

Giovedì è stato
inaugurato
il Memoriale Nazionale per la Pace e la Giustizia di
Montgomery, in Alabama, un monumento dedicato alle vittime afroamericane del
razzismo e del suprematismo bianco negli Stati Uniti. Il centro del monumento è
un grande corridoio sul quale pendono dei blocchi di pietra, che ricordano
persone impiccate: è dedicato alle persone uccise nei linciaggi pubblici, cioè
esecuzioni sommarie compiute da comuni civili. Su ogni pietra, 805 in tutto,
c’è il nome di una contea degli Stati Uniti, seguito dai nomi delle persone
linciate: per molte, c’è scritto soltanto “Sconosciuto”.
Il
monumento si affaccia sul Campidoglio dello stato dell’Alabama, uno di quelli
in cui il razzismo, le discriminazioni e le violenze contro gli afroamericani
furono più gravi ed endemici, fino alla seconda metà del Novecento e in molti
casi ancora oggi. Il memoriale è ispirato al Memoriale dell’Olocausto di
Berlino e al museo dell’Apartheid a Johannesburg, in
Sudafrica. All’esterno ci sono alcune statue: una, di Hank Willis
Thomas, si chiama “Rise Up” e rappresenta un gruppo di afroamericani alzare le
mani al cielo, mentre un’altra dello scultore Kwame Akoto-Bamfo
rappresenta una serie di schiavi incatenati.
Bryan
Stevenson, a capo della no profit che si è occupata del progetto, ha cercato
negli archivi e catalogato materiale su oltre 4.400 esecuzioni sommarie,
raccolto nel museo dedicato. Su una parete sono stati raccolti centinaia di
barattoli di vetro della terra raccolta sul luogo dei linciaggi, sopra ai quali
c’è scritto il nome della persona uccisa. Il New York Times ha spiegato
che il museo sembra portare avanti una tesi, e cioè che la schiavitù degli
afroamericani non si è conclusa con la sua abolizione nell’Ottocento, ma si è
evoluta con la segregazione e le discriminazioni proseguite per tutto il
Novecento.