Sophie Hellyer dice basta al bikini per denunciare il sessismo nel surf
LetteraDonna, 27 marzo 2018
La
sportiva ha deciso di vestirsi con una muta spessa cinque millimetri. Il
motivo? Tutti si concentrano sul corpo delle donne e non sulla gara.
sportiva ha deciso di vestirsi con una muta spessa cinque millimetri. Il
motivo? Tutti si concentrano sul corpo delle donne e non sulla gara.
Che nello
sport, a tutti i livelli e in tutte le tipologie, ci fosse anche solo un vago
sentore di sessismo non è una novità. Basti pensare che nella maggior parte
delle discipline, la sezione femminile viene considerata di ‘serie b’ (per non
dire ‘c’, ‘d’ e peggio ancora). Tant’è che, a volte, le professioniste non
vengono nemmeno considerate tali, come ad
esempio la Serie A femminile di calcio. Ma ci sono anche altri sport
in cui la gara passa in secondo piano rispetto al fisico delle sportive.
sport, a tutti i livelli e in tutte le tipologie, ci fosse anche solo un vago
sentore di sessismo non è una novità. Basti pensare che nella maggior parte
delle discipline, la sezione femminile viene considerata di ‘serie b’ (per non
dire ‘c’, ‘d’ e peggio ancora). Tant’è che, a volte, le professioniste non
vengono nemmeno considerate tali, come ad
esempio la Serie A femminile di calcio. Ma ci sono anche altri sport
in cui la gara passa in secondo piano rispetto al fisico delle sportive.
Prendiamo
ad esempio il surf: si sa, il fisico degli atleti e delle atlete è piuttosto
statuario, ma, secondo Sophie Hellyer, la questione diventa piuttosto
imbarazzante nel caso delle donne perché sia gli spettatori, sia i media si
concentrano solo ed eslcusivamente sul loro corpo, tralasciando (quasi)
completamente la competizione. Lei stessa ne è stata vittima, visto che per anni
è stata anche modella per marchi importanti. Questo atteggiamento, però, non è
piaciuto molto alla surfista che ha deciso di non indossare più il bikini sulla
tavola: al suo posto, una muta integrale spessa cinque millimetri. Un attacco
ma allo stesso tempo anche una provocazione a quello che Sophie Hellyer
considera un mondo e uno sport sessista.
ad esempio il surf: si sa, il fisico degli atleti e delle atlete è piuttosto
statuario, ma, secondo Sophie Hellyer, la questione diventa piuttosto
imbarazzante nel caso delle donne perché sia gli spettatori, sia i media si
concentrano solo ed eslcusivamente sul loro corpo, tralasciando (quasi)
completamente la competizione. Lei stessa ne è stata vittima, visto che per anni
è stata anche modella per marchi importanti. Questo atteggiamento, però, non è
piaciuto molto alla surfista che ha deciso di non indossare più il bikini sulla
tavola: al suo posto, una muta integrale spessa cinque millimetri. Un attacco
ma allo stesso tempo anche una provocazione a quello che Sophie Hellyer
considera un mondo e uno sport sessista.
«Oggi
sicuramente ottengo molta meno copertura mediatica indossando una muta tutto
l’anno» ha detto la surfista e ha proseguito: «È collegato? Probabilmente. Quando
è stata l’ultima volta che avete visto una donna in una muta che fa surf?
Voglio solo vedere una rappresentazione più corretta della comunità femminile
di questo sport e spero che le donne si sostengano a vicenda e si uniscano».
sicuramente ottengo molta meno copertura mediatica indossando una muta tutto
l’anno» ha detto la surfista e ha proseguito: «È collegato? Probabilmente. Quando
è stata l’ultima volta che avete visto una donna in una muta che fa surf?
Voglio solo vedere una rappresentazione più corretta della comunità femminile
di questo sport e spero che le donne si sostengano a vicenda e si uniscano».