General

Molestie sessuali, sotto inchiesta il direttore d’orchestra James Levine

Laura Zangarini 3 dicembre 2017
Le accuse di molestie entrano (anche) nel mondo della musica classica. Il Metropolitan Opera ha annunciato di avere aperto un’inchiesta sul suo celebre direttore d’orchestra, James Levine, basata su un rapporto di polizia del 2016 in cui un uomo accusa Levine di averlo sessualmente abusato a partire da quando era poco più che adolescente, circa una trentina di anni fa . 
I funzionari del Met hanno ammesso di essere a conoscenza del rapporto di polizia dall’anno scorso, ma di non aver aperto le indagini in quanto Levine aveva negato ogni addebito. Hanno deciso di avviare un’indagine dopo aver ricevuto richieste da parte dei media sul comportamento del direttore.

Levine è uno dei più famosi direttori d’orchestra del mondo viventi. Tuttora direttore emerito della Met Opera, per Capodanno dovrebbe dirigere il debutto in Tosca dell’italiano Vittorio Grigolo. L’inchiesta si fonda su una denuncia raccolta dalla polizia di Lake Forest nel 2016 nonostante che per la legge dell’Illinois il reato di abuso su minore fosse andato in prescrizione da anni. Confrontato con le accuse, il 74enne musicista aveva negato. Il teatro ha peraltro deciso di riaprire il dossier dicendosi «profondamente disturbato» e annunciando una inchiesta «con risorse esterne» al fine di prendere le misure appropriate. Non è la prima volta che indiscrezioni sul comportamento di Levine fanno il giro degli ambienti dell’opera — l’ex portavoce del Met Johanna Fielder ne aveva scritto in un libro del 2001, Molto Agitato: The Mayhem Behind the Music at the Metropolitan Opera — ma è la prima volta che il teatro non le liquida come gossip infondato.
Le molestie sarebbero cominciate a metà anni Ottanta quando Levine, all’epoca 41enne, era direttore del Ravinia Festival, la residenza estiva della Chicago Symphony Orchestra, e l’allora ragazzino, un amante della musica, era presenza fissa nel backstage col sogno di diventare un giorno direttore d’orchestra. Nella denuncia, l’uomo racconta che una sera, dopo lo spettacolo, Levine lo accompagnò a casa in macchina e gli prese la mano «in modo incredibilmente sessuale». Gli abusi sempre più a luci rosse sarebbero proseguiti fino al 1993, in motel della zona e poi a New York. Levine avrebbe detto al ragazzo che lo avrebbe fatto diventare uno «speciale come lui», ma nel frattempo, secondo quanto detto alla polizia, se lo portava a letto e si masturbava davanti a lui. I sogni del ragazzo di salire sul podio non si materializzarono mai. A un certo punto Levine lo invitò a New York per una audizione e concluse che non aveva il talento necessario. Il dossier contiene la lettera di presentazione ai college scritta nel 1987 da Levine su carta intestata del Met: il musicista scrive di averlo conosciuto per oltre 15 anni. Levine, che ha diretto oltre 2.500 spettacoli al Met (più di ogni altro direttore d’orchestra), vinto 37 Grammy ed è stato pagato 1,8 milioni di dollari solo per la stagione 2015-2016, negli ultimi anni ha avuto gravi problemi di salute: tornato al Met nel 2013, i musicisti si erano lamentati che, a causa del Parkinson, era diventato impossibile seguirne le indicazioni della bacchetta.