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India e Cina: lotta per il mercato internazionale

5 Giugno 2017

L’intervista a Romeo Orlandi, Vicepresidente di ‘Osservatorio Asia’

Mercoledì 31 maggio il Premier cinese Li Keqiang ha incontrato la Cancelliera Angela Merkel; il giorno seguente, giovedì 1 giugno, è arrivato a Bruxelles per parlare con i rappresentanti dell’UE. Durante l’incontro a Bruxelles il canale di comunicazione tra Cina e Europa è sembrato aperto, anche se in fondo le due potenze non sono riuscite a trovare dei punti d’incontro stabili sulla questione commerciale. Mentre sul clima Li Keqiang sembra viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda degli europei – tutti contro Trump dopo l’annuncio del ritiro degli USA dall’accordo di Parigi -, lo stesso non si può dire della questione commerciale. Alcuni Paesi dell’UE, di fatto, hanno paura a siglare un accordo commerciale favorevole con la Cina: il timore è quello di essere letteralmente invasi dall’economia cinese, sempre in forte espansione. Dunque, anche se la Cina è intenzionata a dialogare con l’Ue sembra ancora lontana la possibilità di firmare in breve tempo un accordo economico bilaterale. Proprio per l’indecisione dell’UE nel trovare una linea comune commerciale e politica che soddisfi ogni singolo Paese membro, il Leader indiano Narenda Modi martedì 30 maggio ha deciso di incontrare la Merkel a Berlino, declinando, di fatto, l’incontro con i vertici di Bruxelles. Al momento l’India preferisce siglare patti commerciali bilaterali con i singoli Paesi dell’UE – per adesso Spagna, Francia e Germania -,  forse per evitare di confrontarsi con un’UE divisa e poco aperta al dialogo.