Torna l’incubo terremoto nel centro Italia, Curcio: “Non ci sono vittime”
18 Gennaio 2017
Una nuova forte scossa è stata avvertita pochi minuti fa nel centro Italia, interessato da uno sciame sismico che ha preso il via questa mattina intorno alle 10.24, quando si è verificato un primo terremoto di magnitudo 5.1, localizzato sotto il comune di Montereale (tra L’Aquila e Rieti) a 9 chilometri di profondità. Successivamente si sono verificate altre tre forti scosse: una di magnitudo 5.4 alle 11.14, poi la terra ha tremato di nuovo alle 11.26 (magnitudo 5.3) alle 11.26. La quarta, sempre di magnitudo 5.1 si è verificata poco dopo le 14.30.
Trema anche Roma
Il terremoto è stato avvertito distintamente anche a Roma – dove alcuni edifici (tra cui la sede Rai di Saxa Rubra e Palazzo dei Marescialli, sede del Csm) sono stati evacuati per ragioni di sicurezza – in tutte le Marche, in Umbria, a Firenze e in Emilia Romagna. Le scosse, spiega l’Istituto Nazionale di vulcanologia e geofisica (Invg), sono state generate “dalla stessa faglia attivata il 24 agosto ma in un segmento diverso”.
Nuovi crolli
Ad Amatrice sono segnalati nuovi crolli, tra cui quello del campanile della chiesa di S.Agostino, ma non ci sarebbero persone coinvolte. “Non so cosa abbiamo fatto di male – ha commentato, amaro il sindaco Sergio Pirozzi – due metri di neve e ora anche il terremoto. Che devo dire? Non ho parole”. Pochi danni, invece, ad Accumoli. “A parte qualche qualche crollo nella zona rossa, che immagino ci sia stato – ha riferito il sindaco Stefano Petrucci – non mi segnalano nuove criticità. Stiamo messi proprio male… sono in macchina, non ho sentito la scossa, ma mi hanno detto che è stata molto forte. Su ad Accumoli i telefoni non prendono e non riesco a contattare le persone che sono lì, i dipendenti degli uffici comunali, dell’Anci, i volontari e il vicesindaco. La Salaria è chiusa, c’è un metro di neve e su ad Accumoli sarà anche di più. Oggi avevamo il consiglio comunale”. Situazione difficile ad Arquata del Tronto. “Quando stavamo per dimenticarcene, perché da una decina di giorni non sentivamo più niente ed eravamo concentrati sull’emergenza neve, ecco un’altra mazzata. La situazione è disastrosa” ha detto il primo cittadino Aleandro Petrucci. “Ad Arquata non c’è più nessuno; ogni scossa cade qualcosa, poi con la neve e la pioggia ormai il paese è ridotto a un cumulo di macerie. Sicuramente ci saranno stati altri crolli. Se non il 100 per cento, di sicuro il 98 per cento delle case è ormai inagibile”.