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Women for Women’s Human Rights (WWHR)



di Denise Nanni, ProMosaik Redazione Italiana, 13 maggio 2016.

WWHR
è una ONG fondata ad Istanbul nel 1993. Ha sempre operato a livello nazionale
ed internazionale, al fine di assicurare un riconoscimento globale dei diritti
delle donne.
L’importante ruolo di WWHR è stato riconosciuto in
diverse occasioni. Nel 1999 l’assemblea delle Nazioni Unite ha invitato i suoi delegati
a prendere parte alla conferenza “A world
free of violence against women
”; nello stesso anno è stata premiata dall’
Association for Women’s Rights in
Development

(AWID), con il Leading Solution Award. Nel 2004, il Council for Torture Victims ha
riconosciuto il suo Human Rights
Education Program for Women
(HREP) come una delle migliori strategie per
promuovere i diritti umani, e nel 2007, ha ricevuto l’International Women’s Rights Prize dalla Gruber Foundation.
La strategia
utilizzata da WWHR è formata da diversi componenti: la creazione di coalizioni
regionali e internazionali, la promozione di riforme legali, sociali e
politiche, attività di sensibilizzazione e attività di capacity-building. Una
delle caratteristiche principali di questa ONG è l’approccio integrativo ai
diritti delle donne, dal momento che prende in considerazione le connessioni
tra il privato e la sfera pubblica.
A livello internazionale, coordina la Coalition for Sexual
and Bodily Rights in Muslim Societies
(CSBR). Ha un ruolo consultivo presso il Consiglio
Economico e Sociale delle Nazioni Unite dal 2005, e prepara il periodico shadow report per il Comitato CEDAW.
Collabora inoltre con diverse divisioni delle
Nazioni Unite.
A livello nazionale
WWHR ha avuto ed ha tuttora un ruolo attivo nella guida di diverse campagne,
come quella contro i test di verginità nel 1997, la campagna per adottare un
quadro giuridico adeguato contro la violenza domestica nel 1998 e le campagne
per promuovere le riforme del codice civile e penale nel 2000 e nel 2012. Nel
settembre 2015, WWHR ha rilasciato, insieme con 113 ONG per i diritti delle donne
e LGBT, una dichiarazione congiunta per la pace; due mesi dopo, hanno inviato
una lettera direttamente al Presidente ed al Primo Ministro della Turchia,
chiedendo di cessare ogni attacco contro i civili. Questa richiesta è stata
firmata da 68 ONG turche e 33 ONG di tutto il mondo.
The Coalition for Sexual and Bodily
Rights in Muslim Societies
.
Nel settembre 2001
ci fu a Istanbul un incontro chiamato “Donne, sessualità e cambiamento in Medio
Oriente e nel Mediterraneo”, dove i delegati di 19 ONG si sono incontrati per
discutere riguardo alle forme di oppressione sessuale nei paesi musulmani. Il
risultato di questa conferenza è stata la creazione di una rete internazionale,
che mira a promuovere i diritti sessuali, fisici e riproduttivi nelle società
musulmane. Nel 2004, la Coalizione è stata ampliata, comprendendo i paesi del
Sudest asiatico. La CSBR ha un approccio inclusivo nei confronti della
sessualità, riconoscendo il suo ruolo nella vita privata, pubblica e politica. Essa
ha avuto un ruolo importante nella lotta contro i tabù circa le comunità LGBT
nei paesi musulmani. La Coalizione opera principalmente attraverso campagne e
attività di sensibilizzazione e prende parte in forum e conferenze delle
Nazioni Unite.
Human Rights Education Program for women (HREP). Durante i primi anni di attività, gli
attivisti di WWHR hanno condotto numerose ricerche sul territorio turco. Quello
che emerse fu una mancanza di consapevolezza sui diritti legali delle donne, e
che le loro vite erano basate principalmente su pratiche e tradizioni comuni.
Le donne intervistate durante queste ricerche hanno espresso la necessità di
sapere di più e di acquisire strumenti concreti per proteggersi. Nel 1995 lo
HREP è stato lanciato nel distretto di Umraniye, uno dei quartieri di Istanbul,
in collaborazione con un centro sociale locale. Un secondo progetto pilota è
stato lanciato nel 1997 nel Sudest della Turchia e, nello stesso periodo è
stato redatto il trainers’ manual,
composto da 16 capitoli e contenente le istruzioni per i formatori e partecipanti
del programma. Nel 1998, WWHR ha iniziato la collaborazione con una agenzia
nazionale, la Direzione Generale del Servizio Sociale. Da allora, il programma
è stato attuato in 45 centri di comunità, raggiungendo più di 10 mila donne.
Oggi il programma è concettualizzato in cinque fasi: creazione di un
partenariato, la formazione dei formatori, l’implementazione sul campo,
monitoraggio e valutazione, iniziative bottom-up. Gli argomenti affrontati nel
corso del programma sono molteplici: i diritti umani e delle donne, i diritti
civili, la violenza domestica, le strategie contro la violenza, i diritti
economici, capacità di comunicazione, la sessualità delle donne e diritti
riproduttivi, le donne, la politica e l’organizzazione. Nel 2002, Nuket Kardam,
del Monterey Institute of International Studies, ha preparato una valutazione
del programma. Secondo questa valutazione la maggior parte delle donne che
hanno preso parte al programma, ha riscontrato dei miglioramenti nella propria
vita quotidiana.