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Fernanda – un amore per la Siria, martorizzata dalla guerra


Buonasera,
vorrei condividere con voi tutti questa lettera che oggi ci ha scritto Fernanda Pappagallo dall’Italia.

L’abbiamo conosciuta
perché si occupa della Siria, martorizzata dalla guerra civile. Si può anche
parlare di un genocidio silenzioso, ancora aggravato dai bombardamenti della
coalizione occidentale.
Una guerra decisa
da altri che uccide giorno dopo giorno persone innocenti da quattro anni.
Il nostro
pensiero è rivolto ai civili che sono le vere vittime della guerra che per
altri invece non è che un gioco di potere o un modo per fare miliardi vendendo armi.
Ecco cosa ci
scrive Fernanda.
Siamo lieti di
leggere i vostri commenti in merito.
Dr. phil. Milena
Rampoldi di ProMosaik e.V.
“Sono Fernanda, vivo in Italia e amo infinitamente la
Siria.
E’ così che molto brevemente mi presenterei. 
A dire la verità, fino a qualche anno fa della Siria sapevo
poco e niente. Sapevo giusto che era un paese ricco di cultura, ma le mie
informazioni non andavano di molto oltre. 
Poi, qualche anno fa, una cara amica/sorella italo-siriana
ha iniziato a parlarmi di quello che la Siria stava vivendo. Ho iniziato così
ad informarmi tramite i media locali, rendendomi subito conto che la situazione
non era quella che invece appariva dai media occidentali, ed ho iniziato poi a
collaborare con l’associazione Ossmei, l’Organizzazione Siriana dei Servizi
Medici di Emergenza in Italia, organizzazione che ha lo scopo di aiutare e
sostenere, dal punto di vista sanitario ed attraverso vari progetti, la
popolazione martoriata da quasi 4 anni di genocidio. 
Uno dei miei sogni, in questo momento, è quello di riuscire
a vedere con i miei occhi la Siria libera e di poter baciare quella terra che
tanto amo.
Può sembrare strano, lo capisco, ma ti assicuro che chi ha
avuto la fortuna di conoscere (sebbene da lontano) davvero cosa siano la Siria
ed i Siriani, non può che amarla e amarli .. per il coraggio, la dignità, la
compostezza, la fermezza, l’umanità ..”

Ti allego alcune foto alle quali sono molto legata ..

La prima riguarda l’ultima missione in ordine di tempo che
Ossmei (insieme all’associazione partner Onsur) ha concluso in Siria a dicembre
scorso .. sulle ambulanze vedrai scritto “NURA” .. questo perchè la
missione era in ricordo di Noura, la segretaria dell’associazione e la
sorella/amica (a cui facevo riferimento prima) che mi ha aperto un mondo
parlandomi di Siria, venuta a mancare prematuramente lo scorso ottobre. Se hai
bisogno di altre foto delle missioni, chiedimi pure.

Le altre meravigliose foto sono di un fotografo di Aleppo (ho già la sua
autorizzazione ad utilizzarle 😉 ) .. sono state appunto scattate ad Aleppo: la
prima è stata scattata ad una bambina, figlia di martire, si vergognava di
elemosinare il pane per sfamare sua madre e i suoi fratelli più piccoli ed ha
iniziato a vendere falafel per strada, con il suo tavolino e la sua sediolina
.. e lei è felice così 🙂

Poi ci sono il fratellino e la sorellina abbracciati
sull’altalena, a Ramadan, anche loro figli di martire .. un abbraccio
tenerissimo, che vale più di mille parole .. Infine ci sono i tre bambini, in
attesa del cibo .. perchè la guerra è anche questo, stare ad aspettare il
proprio turno, con un secchiello in mano, un po’ di minestra per riempire quei
piccoli stomaci vuoti ..
Come avrai notato, punto molto sulle foto e non per una
spettacolarizzazione che non è assolutamente necessaria in situazioni dolorose
come queste, ma perchè credo che uno sguardo, un sorriso celato o un abbraccio
affettuoso riescano a trasmettere un’emozione molto meglio di un’infinità di
parole ..

Ringrazio per la concessione delle foto Ossmei/Onsur (la prima) e Mustafa Sultan (per le restanti 3)

Questo è quanto 🙂 .. resto a tua disposizione,
Fernanda”