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Più vaccinati contro l’Influenza e più morti con Covid-19

Leopoldo Salmaso 19/10/2020

Christian Wehenkel, professore di genetica e biodiversità forestale presso l’università messicana di Juarez (Stato Durango), nello studio citato in calce documenta con puntigliosità teutonica una correlazione statisticamente significativa fra due eventi riguardanti persone ultrasessantacinquenni: Morti Covid Positivi e Tasso di Vaccinazione anti-Influenza.

In letteratura sono ben documentati fenomeni di interferenza fra infezioni e/o vaccinazioni concomitanti, sia in senso positivo che negativo, ma gli studi finora condotti su interferenze con Covid-19 sono poco rigorosi[1],[2],[3],[4],[5].
Consapevole di ciò, Wehenkel ha analizzato i dati ufficialmente disponibili al 25 luglio 2020 in 39 stati nei 5 continenti, ottenendo un denominatore di quasi 4 milioni di persone con test per Covid-19 positivo “confermato”. Egli descrive in dettaglio le rigorose tecniche statistiche adottate onde attenuare i principali “fattori di disturbo”[6],[7]. Fra questi figurano la percentuale di ultrasessantacinquenni[8], la densità di popolazione e il tasso di urbanizzazione[9], il livello socioeconomico[10], latitudine e longitudine (centroidi) di ogni stato[11], l’obbligo di indossare mascherine[12] e il livello di lockdown[13]. Per analoghe ragioni egli esclude gli stati con meno di 500.000 cittadini.
Pur avvertendo che una correlazione statisticamente significativa non implica un nesso di causa ed effetto, Wehenkel non fa mistero che si attendeva una relazione inversa, essendo propenso a pensare che le persone vaccinate contro l’influenza avrebbero esperito un decorso meno grave in caso di Covid-19. Invece la sua analisi evidenzia una relazione diretta fra morti Covid-positivi e individui vaccinati contro l’influenza.
L’associazione è particolarmente stringente in questa sequenza: longitudine (crescendo da est verso ovest); vaccinazione antiinfluenzale; percentuale di ultrasessantacinquenni; latitudine (correlazione debole). Queste variabili potrebbero fungere da “portavoce” di altre variabili. Ad esempio la longitudine, che è la variabile con l’associazione più forte, può sottintendere fattori genetici, diversi stili di vita, e altro ancora.
Ancor più contraria alle aspettative è la mancata correlazione inversa fra misure restrittive (lockdown e/o mascherine) e letalità associata a Covid-19.
Alla fine del suo lavoro, l’autore correttamente avverte che “ulteriori indagini saranno preziose per spiegare questi risultati e per trarne delle conclusioni”.
Lo studio originale:
Note