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Promosaik presenta il nuovo Bukowski, tutto italiano, Donato Scienza

di Antonietta Chiodo, ProMosaik, 14 giugno 2020. Il
suo nome è Donato Scienza, un uomo che la vostra mamma vi sconsiglierebbe di
frequentare di primo acchito, invece lui al contrario dei prototipi che vengono
proposti nella società odierna, la società dei tabloid patinati e dei social
network è un uomo da una profondità d’animo non indifferente. 

Ecco il link alla pubblicazione.

Donato piace
giocare con la propria immagine che può anche apparire buffa, lui stesso si
definisce un ciccione per niente affascinante, invece come la maggior parte
degli artisti e poeti non sono poche le donne che gli ronzano intorno ed il suo
sbeffeggiare gli altri anche attraverso fotografie pubblicate su Facebook, con
contorno di frasi sarcastiche ritrae un uomo che racchiude in questa sua aria
di incertezza e stravaganza un animo sensibile, condito da una fantasia
esplosiva.
Ama
giocare con i suoi difetti come tutti dovremmo imparare a fare, si, perché la
vita per lui non è stata semplice, un’ infanzia che si può definire traballante
e pur complicata, il profondo amore che lo lega da una vita intera ad un fratello
segnato da una disabilità psicofisica permanente lo obbligano a tornare spesso
nella realtà e a non poter essere indifferente ai disagi sociali, pur essendo
locato in una struttura, il fratello per Donato resta un raggio di sole in
questo buio fatto di freddezza e calcoli, dove ciò che non è perfetto è
destinato ad affondare, tranne l’amore che li legherà per sempre. I suoi
racconti e le sue poesie sono destinati ad attraversarci con quella sua vena di
ironia segnando coì’ chi lo leggerà come una freccia, che resta lì incastrata
nel sangue che zampilla con un leggero solletico non poco fastidioso.
“Non mi
piacciono gli uomini perfettamente rasati, con la cravatta e un buon lavoro. Mi
piacciono gli uomini disperati, con i denti rotti, il cervello a pezzi e una
vita da schifo.“
Charles
Bukowski
Ciò che appare osservando il tuo
muoverti nei social è che cavalchi il momento in modo molto spontaneo, a volte
trash. Ti ci riconosci in questa descrizione?
Si,
ho iniziato a pubblicare le mie idee sui social senza dargli troppo peso, ho
iniziato cavalcando uno stile trash, per ritrovare vecchie amicizie e
conoscenze e anche per conoscere delle donne, infatti questo modo di pormi mi
ha creato molte occasioni. Lo usai con una leggerezza estrema, poi avendo
iniziato a scrivere come un fantasma ho deciso di gettare gradualmente qualche
perla al pubblico che mi seguiva alternando il sarcasmo a dei pensieri
profondi  spesso puramente privati.

Scusa, mi vien da sorridere di fronte
alla tua onestà, dici di essere entrato nei social anche per conoscere donne?
Assolutamente
si, si tratta di pura verità e ne ho pure incontrate parecchie. Non solo fatte
di toccate e fuga, anzi con una di loro ebbi anche una relazione durata
parecchi mesi, questo sempre senza fare il maiale in chat, parlavo
semplicemente e mi raccontavo ed ascoltavo. Semplicemente.

Parli spesso della tua famiglia,
soprattutto di tuo fratello a cui si capisce sei molto legato, cosa ne pensa
del tuo amore per la scrittura?
Lui
non sa nulla dei miei amori che non sono legati solo alla sfera femminile ma si
nutrono soprattutto di letteratura e poesia, non sa nulla nemmeno di quello che
mi lega alla scrittura, perché è consapevole del suo handicap e quindi ne
sarebbe pienamente geloso. Per questo motivo evito di parlargliene. Purtroppo
non può ancora tornare a casa, cerco di coinvolgerlo in cose futili, altro servirebbe
a farlo adombrare, anche solo un complimento nei miei confronti creerebbe un
problema tra noi ma è e resterà la persona più importante della mia vita.

Da poco purtroppo tua mamma è
mancata, quanto la tua famiglia ha influenzato la tua arte?
Provengo
da una famiglia non semplice, legata ai problemi fisici di mio fratello ed alla
depressione di mia madre, nonostante ciò che potrebbe sembrare la mia era una
famiglia molto intelligente, mia madre era colta e mio padre era una persona
illuminata. Mio padre infatti scelse di rinunciare a tutti i suoi progetti per
noi, come capitò in seguito al sottoscritto… infatti la mia famiglia posso
affermare mi abbia vincolato in molte scelte del passato.

Come le definiresti tu,
personalmente, l’ amore e la poesia?
A
mio parere la poesia non è per dotti, la si può scovare in una carezza, in un
bacio, in una merda, una merda pestata per strada, in un’ ubriacatura di una
sera, insomma la poesia è tutto e tutto è poesia. Anche ora che io e te stiamo
parlando, per me anche questo è poesia. L’ amore? Ecco… l’ amore invece è
quella cosa che se non conosci la poesia non potrai sapere cosa sia l’ amore.
Per me almeno, questo è un dato di fatto.



Il tuo rapporto con le donne?

Ti
dico solo che sono stato sposato due volte ed ho alle spalle diverse
convivenze. Sinceramente stavo per sposarmi la terza volta, me lo chiese lei.
Dare una risposta precisa è un po’ complesso, attualmente sono single e… senti
parliamoci chiaro, non sono bello, non sono ricco, sono grasso e sono… sono
…vabbè comunque non ho mai avuto problemi a relazionarmi con le donne! Diciamo
che non mi mancano. Nel lock down si, mi sono mancate. Io sono uno che s’
innamora facilmente, mi innamoro in una serata, diciamo che senza non riesco a
stare, in effetti mi farebbe piacere avere una relazione importante, oramai è
un anno che manca. Senti, ho cinquantasei anni compiuti eppure non riesco a
trovare donne della mia età, tutte di circa vent’anni di meno, non ho mai
compreso il perché.

Hai già un’ idea per il prossimo
libro?
Il
prossimo libro in realtà l’ ho finito ed è una cosa che mi ha entusiasmato
molto, purtroppo non ho ancora potuto presentare l’altra mia creazione a causa
del covid, pure avendo molte date già fissate in Italia. Si, ho un progetto che
mi entusiasma moltissimo che è già finito in realtà, penso di avere trovato il
massimo dell’ ispirazione, non lo dico per chissà quale ritorno perché io in
fondo non sono nessuno. Sento di avere ripescato il massimo della poesia, come
un porc… che ti esplode dentro e che ti prende e ti strappa le budella. Si
tratta di un romanzo breve di quaranta pagine ed altri brevi racconti, ho anche
ideato il titolo, ma vorrei prima lanciare il mio primo libro, poi un’altra
raccolta di poesie, perché tutti le chiamano così. Queste ultime invece sono
dure, sono una sberla in faccia alla realtà. Tratterà dell’ incontro, meglio, della
leggerezza dell’ incontro, diciamo che potrebbe essere autobiografica e un po’
distopica.