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Un virus di distruzione di massa

C.J. Hopkins 10/05/2020
Nell’introduzione di nuova narrativa ufficiale, arriva il momento in cui le persone non ricordano più come era iniziata tutta la storia. O meglio, ricordano come era iniziata, ma non la propaganda che l’aveva iniziata. O, piuttosto, ricordano tutto (o sono in grado di farlo, se vengono interrogate), ma la cosa non fa più alcuna differenza, perché la narrativa ufficiale ha ormai soppiantato la realtà.

Tradotto da Markus

Potreste ricordare questo fatto dalla Guerra al Terrore e, in particolare, dall’occupazione dell’Iraq. Già nella seconda metà del 2004, la maggior parte degli Occidentali aveva completamente dimenticato la propaganda che aveva scatenato l’invasione e quindi considerava i militanti della resistenza irachena dei “terroristi,” nonostante il fatto che gli Stati Uniti avessero invaso e stessero ancora occupando il loro paese senza alcun legittimo motivo. All’epoca, era ormai ovvio che le “armi di distruzione di massa” non esistevano, che gli Stati Uniti avevano invaso una nazione che non l’aveva attaccata e che non rappresentava nessuna minaccia, e che stavano conducendo una vera e propria guerra di aggressione.

Questi fatti non erano stati ritenuti importanti, neanche un po’. A quel tempo, gli Occidentali erano completamente immersi nella narrativa ufficiale della Guerra al Terrore, che aveva sostituito la realtà oggettiva. La mentalità di gregge aveva preso il sopravvento. Non è facile descrivere il suo funzionamento; è uno stato di dissociazione funzionale. Non era che le persone non conoscessero i fatti o che non li capissero. Sapevano che gli Iracheni non erano “terroristi.” Allo stesso tempo, sapevano che erano sicuramente “terroristi,” nonostante sapessero che non lo erano. Sapevano che non c’erano armi di distruzione di massa, che non c’erano mai state armi di distruzione di massa e, tuttavia, erano certi che ci fossero armi di distruzione di massa e che sarebbero state trovate, sebbene, chiaramente, non esistessero.