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Lo sciopero degli affitti più grande dell’ultimo secolo negli USA

Natasha Lennard 21/05/2020
Con milioni di persone impossibilitate a pagare la casa, gli organizzatori progettano il più grande sciopero degli affitti da circa un secolo.

Tradotto da Giulia Musumeci
Volete la triste realtà sulla situazione del dissenso americano durante la pandemia del Covid-19?
Fate la panoramica della copertura mediatica della scorsa settimana [metà aprile, ndt]. La stampa ha concentrato l’attenzione in modo sproporzionato su alcune centinaia di reazionari bianchi, in un piccolo numero di Stati, che manifestavano contro le misure di distanziamento sociale, sostenuti, ovviamente, dai tweet del presidente Donald Trump. Al contempo, alcuni fra gli atti più radicali e giusti di resistenza di massa che questo paese ha visto in decenni, da un’ondata di scioperi sindacali a un’esplosione di reti di mutuo aiuto stanno guadagnando solo una piccola parte dell’attenzione mediatica riservata ai manifestanti estremisti di destra.
Sulla base della sola copertura mediatica dei mass media, probabilmente non sapreste mai che gli organizzatori e gli inquilini di New York stanno programmando il più grande sciopero coordinato degli affitti da circa un secolo, a partire dal 1° maggio.
Almeno 400 centinaia di famiglie, che vivono in palazzi che contengono oltre 1.500 unità immobiliari, stanno coordinando gli scioperi degli affitti in tutti gli edifici, secondo Cea Weaver, coordinatrice della campagna “Housing Justice For All” (Giustizia abitativa per tutti), una coalizione di inquilini e attivisti della sistemazione abitativa con sede a New York. Inoltre, più di 5.000 persone si sono impegnate, tramite un modulo di adesione online, a rifiutare di pagare l’affitto di maggio.
I numeri esatti dello sciopero saranno impossibili da tracciare, ma la sola cifra di adesioni indica una rinascita storica di questa tattica di resistenza degli affittuari. Scioperi coordinati degli affitti di questa portata, nella città di New York, non si vedono dagli anni ‘30, quando migliaia di affittuari ad Harlem e nel Bronx hanno combattuto con successo l’aumento dei prezzi e la negligenza dei locatori, rifiutandosi in massa di pagare l’affitto.
I numeri che aderiscono allo sciopero degli affitti potrebbero sembrare insignificanti rispetto ai milioni di coloro che non considerano l’inadempienza come sciopero, ma semplicemente come impossibilità di pagare l’affitto del mese successivo.
Entro la prima settimana di aprile, un terzo degli affittuari a livello nazionale, circa 13,4 milioni di persone, non aveva pagato l’affitto. Da allora, 26 milioni di lavoratori si sono uniti alla schiera dei disoccupati.