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Una ricerca promettente per sconfiggere il virus SARS-Cov-2, condotta a Cuba

Edgar Göll 17/04/2020
L’industria biotecnologica e farmaceutica cubana lavora con grande intensità per sviluppare dei farmaci per combattere il coronavirus SARS-Cov-2

Tradotto da Milena Rampoldi
L’Avanna. I dipendenti del gruppo di imprese cubane di biotecnologia e farmaceutica (Biocubafarma) al momento stanno lavorando con grande intensità nella lotta contro la pandemia del coronavirus e stanno conducendo delle ricerche in varie direzioni. In questo contesto, focalizzano sullo sviluppo di farmaci per rafforzare il sistema immunitario delle persone a rischio, sui farmaci con un effetto antivirale e su quelli volti a prevenire la morte di pazienti gravemente o criticamente affetti dal virus. La società Biocubafarma al momento è impegnata in 15 progetti per prevenire e controllare il Covid-19, la malattia causata dal nuovo coronavirus SARS-Cov-2.
Il Dr. Eduardo Martinez, presidente dell’impresa statale Biocubafarma, spiegò come nel corso delle ultime due settimane i seguenti due farmaci che rafforzano il sistema immunitario sono stati inclusi nel protocollo per la lotta contro la malattia polmonare Covid-19: Biomodulina e Transferfactor. Inoltre, si sta producendo una variante del farmaco Interferon per uso nasale, da utilizzare anch’esso a scopo di prevenzione. Allo stesso tempo, due vaccini a banda larga per la stimolazione del sistema immunitario delle persone sensibili alle infezioni virali si trovano già in fase di sperimentazione.
Rita María García, la direttrice delle operazioni e della tecnologia dell’azienda, dichiarò che l’azienda si era preparata per disporre di materie prime, forniture e pezzi di ricambio sufficienti per produrre le quantità necessarie nella crisi epidemiologica attuale. Questo obiettivo deve essere raggiunto nonostante le restrizioni imposte dal blocco USA contro Cuba. Il farmaco antivirale ricombinante Interferon alpha 2B è uno tra i prodotti principali della biotecnologia cubana. Viene prodotto nel Centro di ingegneria genetica e biotecnologia (CIGB) e nella joint venture cubana-cinese ChangHeber in Cina, dove viene somministrato preventivamente agli operatori sanitari vulnerabili e ai pazienti affetti da Covid-19.
Attualmente, a Cuba si conducono sei studi clinici per curare i pazienti affetti dal Covid-19. Sei riguardano l’uso profilattico in gruppi a rischio separati, due si concentrano sui set diagnostici e sui dispositivi medici (respiratori artificiali), affermò Rolando Perez, il direttore scientifico e di ricerca di Biocubafarma. Spiegò che le difese immunitarie del corpo rappresentano la “prima linea del fronte di difesa” contro le infezioni e che il sistema immunitario svolge un ruolo chiave nell’andamento della malattia. Per questo la maggior parte dei prodotti a cui gli specialisti cubani stanno lavorando persegue l’obiettivo di rafforzare le difese immunitarie per ridurre le complicanze e la gravità dell’andamento della malattia, prevenendo persino la morte del paziente.
Il farmaco Biomodulina sopra citato ha dimostrato la sua efficacia nei malati, impedendo al Covid-19 di progredire fino raggiungere delle fasi gravi, affermò Gerardo Guillen, il direttore della ricerca biomedica presso CIGB. Il farmaco sarà particolarmente utile per gruppi vulnerabili di pazienti di età superiore ai 60 anni, malati cronici o persone con delle difese immunitarie deboli.
Questo è essenziale poiché per la prima volta una pandemia viene controllata attraverso l’applicazione di misure di isolamento, per cui gran parte della popolazione è sensibile al virus, ma non entra in contatto con esso per via della segregazione. Al termine della crisi attuale, ci potrebbero infatti essere nuovi casi di contagio.