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Protesto contro il riconoscimento del “presidente provvisorio” venezuelano Guaidó da parte del Governo tedesco: è comprovatamene contrario al diritto internazionale

Di Carsten Hanke, Tlaxcala, 2 aprile 2020, traduzione italiana di Milena Rampoldi, ProMosaik. In data del 2 aprile 2020, il ministero degli esteri tedesco su Twitter alle ore 16.03 trasmette la seguente informazione:


“Il governo tedesca sostiene la proposta di creare un governo di transizione paritario per il Venezuela per preparare le elezioni presidenziali/parlamentari. Un accordo politico nel contesto del processo di Oslo è la via adeguata da percorrere per uscire dalla crisi. @jguaido per noi rimane il presidente provvisorio e di transizione del Venezuela.”
Indipendentemente dalle comunicazioni su Twitter che fino ad oggi si oppongono all’unisono alla posizione del governo federale tedesco (ultimo aggiornamento in data 3 aprile 2020, ore 18) relativa al riconoscimento del presidente “provvisorio”, autoproclamato Guaidó io protesto / noi protestiamo contro questa decisione del governo federale tedesco.
Questa decisione ribadita del governo federale rappresenta una nuova interferenza inammissibile negli affari interni del Venezuela ed è dunque contraria alla legge internazionale. Riconoscere il cosiddetto “presidente provvisorio” Guaidó è assurdo visto che in questo momento egli non ha alcun potere reale in Venezuela. Persino in occasione delle elezioni annuali del presidente del parlamento il 5 gennaio non ottenne alcun consenso. Riconoscerlo come presidente del Venezuela rappresenta un atto del tutto irresponsabile, visto che il governo federale si oppone a numerose perizie, tra cui:
Persino la continua affermazione del governo federale secondo cui le elezioni in Venezuela non andrebbero riconosciute a causa di presunte irregolarità non comprovate è priva di qualsiasi base, visto che tra l’altro persino il 39esimo presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, durante una conferenza tenuta presso il Carter Center, diceva che dopo aver osservato oltre 90 elezioni in tutto il mondo si era giunti alla conclusione che “la procedura delle elezioni in Venezuela era la migliore del mondo”.
Il rappresentante democratico lodò il sistema automatico delle elezioni e il sistema analitico semplice. Dal 2008, le elezioni in Venezuela funzionano in modo del tutto automatizzato. Quando Hugo Chavez aveva vinto le elezioni nel 2006, Jimmy Carter ammise si non essere stato soddisfatto del risultato, ma accentuò che la vittoria elettorale di Chavez era stata leale e giusta. Il 39esimo presidente degli Stati Uniti (1977-1981) aggiunse che in Venezuela non si ammetteva l’accettazione di donazioni provenienti dall’economia privata. Dunque, anche l’accettazione di donazioni elettorali provenienti dall’estero sarebbe assolutamente inconcepibile. (pubblicato in: Gegenfrage 21.9.2012)
Paragonate con le elezioni in Venezuela, invece, le procedure elettorali negli Stati Uniti sarebbero caratterizzate dalla corruzione e dal condizionamento dell’economia finanziaria. “Tutti gli altri paesi del mondo finanziano le loro elezioni con denaro pubblico”, così Carter. Ma vengono continuamente varate delle nuove leggi che facilitano l’accettazione di denaro privato da parte dei candidati. “A causa del flusso eccessivo di denaro noi negli Stati Uniti abbiamo le elezioni peggiori al mondo”, aggiunse Carter.
Inoltre, altri media, quali ad esempio amerika21 in data 30.11.2015 confermano che le elezioni venezuelane sono le elezioni più trasparenti al mondo. Vedi “Die transparenteste Wahl der Welt
Inoltre, numerosi osservatori elettorali provenienti da tutto il mondo hanno sempre confermato la legalità delle elezioni in Venezuela.
Sulla base di numerosi fatti comprovati, esprimo/esprimiamo la mia/nostra protesta
come cittadino di questo paese contro il riconoscimento che viola in modo comprovato il diritto internazionale del “presidente provvisorio di transizione” Guaidó da parte del governo federale tedesco. Chiedo al governo tedesco di interrompere immediatamente questa interferenza nelle faccende interne del Venezuela e allo stesso tempo chiedo al governo tedesco di impegnarsi a fondo per normalizzare le sue relazioni con il Venezuela.















Chi vuole impegnarsi a favore dei diritti umani nel mondo, non deve applicare delle sanzioni umanitarie contro un paese. Chi lo fa, come lo fa il governo federale contro il Venezuela, Cuba ed altri paesi, è corresponsabile per la morte di molte persone in questi paesi.