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Nel mezzo dell’epidemia di Coronavirus, in Cisgiordania soldati israeliani gettano rifiuti contaminati e sputano su auto palestinesi.

10/04/2020 DI INVICTA PALESTINA
L’Euro-Med Monitor di Ginevra ha chiesto di indagare sul comportamento sospetto di soldati e di coloni ebrei, a causa di quello che sembrerebbe essere un loro tentativo di diffondere l’infezione.

Palestine Chronicle WAFA – 6 aprile 2020
Immagine di copertina: soldati israeliani nel villaggio di Beit Ummar in Cisgiordania. (Foto: File)
Come riportato dall’agenzia di stampa palestinese WAFA, mentre i palestinesi stanno cercando di combattere la diffusione della mortale pandemia di coronavirus, oggi soldati israeliani hanno scaricato rifiuti contaminati e sputato sulle portiere di veicoli e sulle porte delle case nella città di Beit Ummar, nella Cisgiordania meridionale.
L’attivista locale Muhammad Awad ha dichiarato a WAFA che un folto gruppo di soldati israeliani ha fatto irruzione in un quartiere di Beit Ummar – situato vicino al blocco di insediamenti illegali di Gush Etzion – e ha lanciato rifiuti contaminati con una sostanza sconosciuta, così come spazzatura, aghi e guanti usati.
I soldati israeliani hanno anche sputato sulle portiere dei veicoli e sulla porte delle case e hanno insultato i residenti usando termini razzisti, causando il sospetto e la preoccupazione che i soldati volessero intenzionalmente diffondere il coronavirus tra i civili della zona.
Dopo che i soldati hanno lasciato la città, volontari locali del Comitato di Emergenza di Beit Ummar hanno sterilizzato la zona e distrutto e bruciato tutto il materiale che i soldati avevano gettato.
Il 31 marzo, l’Euro-Med Monitor di Ginevra ha esortato la comunità internazionale a proteggere i palestinesi e a costringere i soldati israeliani a fermare le incursioni nelle città e nei villaggi palestinesi,in quanto ciò metterebbe a rischio le misure preventive adottate dall’Autorità Palestinese per controllare lo scoppio del coronavirus.
Ha anche chiesto di indagare sul comportamento sospetto di un certo numero di soldati e di coloni ebrei, a causa di quello che sembrerebbe essere un loro tentativo di diffondere l’infezione, e di punire i responsabili.
Quindici nuovi casi di coronavirus sono stati confermati questa mattina in Cisgiordania, portando il totale in Palestina a 252, secondo il Ministero della Salute palestinese.
Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” –Invictapalestina.org