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Lettera a Conte: task force governativa con membri di organizzazioni che odiano i popoli.

di Francesco Amodeo, Francesco Amodeo it, 12 aprile 2020. lettera a Conte: task force governativa con membri di
organizzazioni che odiano i popoli. 


Gentile Presidente del Consiglio,
Le scrivo il giorno di Pasqua, perché una giornata di pace e
di amore mi obbliga ad abbassare i toni e a rivolgermi a lei in maniera pacata.
In questi giorni il suo governo ha annunciato la nascita di
una Task force governativa. Un comitato di esperti guidato da Vittorio Colao,
che avrà il compito di accompagnare l’Italia verso la cosiddetta fase 2
dell’emergenza pandemia. Di concerto con il comitato tecnico-scientifico, la
task force dovrà elaborare le misure necessarie per una ripresa graduale nei
diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive, anche
attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali, come
ha rimarcato lei stesso.
La parola “misure necessarie” fa suonare in me un campanello
dall’allarme. Approfittando dello stato di necessità, spesso si costringono i
popoli ad accettare misure che vanno contro i loro interessi ma che in
situazioni ordinarie non avrebbero accettato mai. E’ la strategia della shock
economy preconizzata dai padri fondatori di quel pensiero neoliberista, che
oggi sta infettando l’Unione Europea, creando più danni di qualsiasi
pandemia.  La teoria a cui si riferiva sicuramente Monti quando dichiarò
“abbiamo bisogno di crisi e di gravi crisi per fare passi avanti. Perché i
passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni delle parti sovranità
nazionali “.
Concetto ribadito da Prodi parlando dei nuovi strumenti di
politica economica da introdurre: “proporli adesso è politicamente impossibile
ma un bel giorno ci sarà una crisi e si creeranno nuovi strumenti”. Milton
Friedman il fautore di questa dottrina dello shock fu estremamente chiaro:
“bisogna sviluppare alternative alle politiche esistenti e tenerle in vita e
disponibili finché il politicamente impossibile diventi il politicamente
inevitabile”.
Oggi mi rendo conto che quel “politicamente inevitabile” può
abilmente essere celato dietro la parola “misure necessarie” e che un
commissariamento del paese possa essere nascosto dietro la parola “task force”.
Per questo, dopo aver letto che lei ha istituito una “Task
Force” per portare avanti “misure necessarie”, sono iniziate a risuonare nella
mia coscienza tante sirene d’allarme. Sarà lo spirito pasquale che mi spinge a
questa metafora, ma non vorrei che questo comitato d’esperti si rivelasse un
uovo pieno di spiacevoli sorprese per gli italiani. 
Oggi è un giorno dedicato a tutto ciò che risorge e odio
doverlo passare sospettando, invece,  che ci sia qualcuno che voglia
affossarci. Allora sono andato a spulciare la lista degli esperti da lei
scelti, per confrontarla con le liste di quelle organizzazioni che ho trattato
nelle mie inchieste, e che fanno gli interessi dei grandi capitalisti, delle
grandi multinazionali straniere, dell’alta finanza. Purtroppo le dico che la
maggior parte dei nomi coincidono con la lista da lei proposta.
A capo della task force c’è tale Vittorio Colao,
vicepresidente della lobby Europea “Round Table of Industrialists” una lobby
che in pochi conoscono ma a cui io ho dedicato il capitolo “le lobby di
Bruxelles”della mia inchiesta “La Matrix Europea” perché si tratta di una
organizzazione nata per tutelare gli esclusivi interessi delle grandi multinazionali,
soprattutto straniere. Tra i membri di spicco oltre a Colao troviamo, infatti,
Peter Sutherland della Goldman Sachs, la banca che nel 2011 attaccò l’Italia,
ma troviamo anche il presidente del Bilderberg, lo spietato Etienne Davignon.
Questi sono gli ambienti che frequenta Colao alla European Round Table. Oltre
alle grandi banche d’affari internazionali come la Morgan Stanley, dalla quale
proviene il capo della task force che lei ha istituito, e che hanno sempre
speculato nel nostro paese. Anzi, tornando al Bilderberg, ho notato che il nome
Colao appare nelle liste di quella organizzazione per la prima volta proprio
nel 2018. Indovini insieme a chi ? insieme a Mariana Mazzuccato, altro
personaggio che lei ha scelto per la task force governativa. Ora mi chiedo: si
è fatto suggerire da qualcuno o in quegli ambienti dell’alta finanza
speculativa hanno davvero la sfera di cristallo, se meno di due anni fa hanno
convocato per la prima volta Colao e Mazzuccato e oggi se li ritrovano in una
posizione per loro utile al Governo italiano? Opto per la seconda risposta,
dato che a quella riunione con loro c’erano anche Ursula Von der Leyen, poi
diventata presidente della Commissione europea e Charles Michel, poi diventato
presidente del Consiglio Europeo. L’anno prima c’era anche Christine Lagarde
diventata poi governatore della Banca Centrale europea. Quindi l’unica risposta
attendibile e che questi speculatori internazionali abbiano davvero una sfera
magica, altrimenti dovremmo pensare che questi personaggi siano proprio loro ad
imporli.
Ma non sono questi gli ambienti da cui dobbiamo difenderci?
Lo ha visto lei stesso in queste settimane che le parole della Lagarde hanno
fatto schizzare senza motivo il nostro spread. Le avrà ascoltate sicuramente le
inaccettabili  frasi contro di noi della Von der Leyen, talmente gravi,
che io non sono neanche riuscito ad accettare le sue scuse. Dovrei magari
riascoltarle oggi che è Pasqua. Ma allora perché ha scelto tra i membri di
quelle stesse organizzazioni quelli che invece dovrebbero salvarci? Guardi che
io non le sto dicendo che appartenere a quelle lobby voglia dire far parte di
uomini incappucciati che si riuniscono in segreto per comandare il mondo. Ma
sappiamo bene che sono ufficialmente organizzazioni di categoria, dai metodi
marcatamente antidemocratici, nate per portare avanti gli interessi di una
ristretta élite di persone o comunque di categorie che nulla hanno a che vedere
con i popoli. Cosa c’entrano allora questi personaggi con la task force per
risollevare i popoli da una delle peggiori crisi che abbiano mai attraversando?
Eppure li avete scelti tutti in quegli ambienti. Enrico Giovannini è uno dei
membri del board del Club di Roma ideato da Rockefeller. Cosa c’entrano questi
personaggi con noi ? Chi glieli ha suggeriti? Possibile che non esistano in
Italia esponenti che amano il proprio paese e che provengano da sindacati, da
associazioni, da organizzazioni nate per fare gli esclusivi interessi del
popolo italiano?
Allora i sospetti mi vengono. Capirà che se ritrovo l’ex Ad
di Vodafone, Colao, esperto di telecomunicazioni, in una task force governativa
in un periodo in cui si vorrebbe far accettare al paese la folle transizione
verso la tecnologia 5G, comincio a pensare che questa cosa la proporranno tra
quelle “misure necessarie” che hanno però bisogno di un popolo sotto shock per
essere accettate. Colao è sempre rimasto uno dei più grandi estimatori di
questa tecnologia di quinta generazione, nonostante sia pienamente consapevole,
non tanto dei possibili danni alla salute del 5G, che qualora ci fossero,
certamente non ce li verrebbe a raccontare l’Ad di Vodafone, ma dei danni
sociali. Riporto un virgolettato di un articolo pubblicato da Dagospia con le
parole proprio di Colao a riguardo.
L’amministratore delegato di Vodafone Group si dichiarava
ottimista sulle sfide del futuro ma non nasconde le possibili conseguenze della
nuova era dell’intelligenza artificiale e del 5G:
“C’è molta paura per i posti di lavoro che spariscono e per
i salari che potrebbero scendere – osserva – ma ci sono anche dei requisiti
rispettare per governare il cambiamento”.
Posti di lavoro che spariscono? salari che potrebbero
scendere? E’ questo quello di cui abbiamo bisogno per uscire dalla crisi?
Nell’articolo è scritto anche (riporto testualmente):
“l’Ad di Vodafone Group cita più volte l’Italia come esempio
di sperimentazione intelligente delle reti 5G di prossima generazione”.
Sperimentazione intelligente? sulle nostre teste? Chi l’ha
autorizzata? Quando abbiamo firmato per essere delle cavie di un laboratorio a
cielo aperto? Che queste cose le dica l’amministratore delegato di una azienda
di telefonia mobile lo trovo poco etico, ma plausibile, ognuno porta avanti i
propri interessi in questo mondo basato sugli egoismi. Ma che queste parole
siano di colui che oggi guida il gruppo nato per risollevare il mio paese dalla
crisi dovuta alla pandemia, lo trovo inaccettabile. Come fanno a non sorgermi
dubbi, se alla sua prima uscita pubblica nella nuova veste, ci fa sapere
che:  “L’Hi tech è decisivo contro la crisi e per il controllo della
popolazione”. Frase ripresa poi da tutti i media.
Mi dica la verità è il 5G la sorpresa nell’uovo di Pasqua
per gli italiani? Io non sono contro il progresso, ma non è questo il modo di
imporre certe misure. Che cosa avete promesso, invece, alle banche straniere e
agli speculatori che fanno capo al Bilderberg? di riaprire il mercatino Italia?
cosa gli daremo? Autostrade per l’italia? Alitalia? i nostri porti? O
semplicemente a costo zero gli farete raccogliere tutte le aziende che nel
frattempo farete fallire? Perché questa è la strategia che hanno già usato nel
92. Come si dice: cavallo vincente non si cambia. Ed infatti analizziamo il
copione:
Approfittare di uno stato di shock del paese: Il 1992 quando
partirono le privatizzazioni fu l’anno più scioccante per gli italiani. In
pochi mesi ci furono le stragi eccellenti e l’inizio di tangentopoli. Ci
dissero che “servivano misure necessarie” e una “task force”. La mini-crociera
sul Britannia con il gotha della finanza internazionale venuto a largo di
Civitavecchia per acquistare le nostre aziende e le nostre banche a prezzi di
saldo, la organizzarono 10 giorni dopo l’attentato a Falcone. Il popolo era
terrorizzato. Il paese era in lutto. Pezzi del governo, tra cui Mario Draghi,
erano invece, a brindare con i membri dei potentati bancari e finanziari internazionali.
Neanche il lutto nazionale li fermò. Bisognava approfittare del momento. Shock
economy docet.
E da dove provenivano i vari Prodi, Draghi, Monti?
Esattamente dal Committee di quelle medesime organizzazioni internazionali
dalle quali provengono oggi i salvatori della task force.
Non hanno cambiato una sola virgola. Caro Presidente, me lo
dica. Tanto non ci ascolta nessuno. Ho colto nel segno vero? Sono quelle le
“misure indispensabili”? lo dica solo a me. Le ho dedicato la domenica di
Pasqua per scrivere, nonostante il movimento delle mie dita sia rallentato
dalla digestione dello splendido casatiello napoletano di mammà.
Non si preoccupi della reazione degli italiani. Non le
diranno nulla. Ci pensa Rocco Casalino. Le scriverà un discorso in cui
comunicherete agli italiani che avete scoperto che il sito dell’Inps si
bloccava a causa del 3G ma che risolverete subito con il 5G, in modo che i
soldi possano arrivare finalmente sui loro conti. Tirerete giù qualche albero e
alzerete qualche antenna tanto ora non vi vede nessuno e qualora vi
scoprissero, voi lo avete già anticipato che l’hitech ci salverà. Quindi vi
crederanno. Poi dirà di aver sbattuto i pugni sul tavolo per evitare il Mes,
che non ci serve più, dato che con un po’ di privatizzazioni le cose si
sistemano. Ed aprirà finalmente il mercatino. Sconto covid19, suona anche bene.
Se non vuole dirmelo, ancora una volta mi toccherà fare una previsione e
pubblicarla. Le ultime volte mi è andata bene. Non c’è nulla che non si sia
verificato. A pensar male tante volte si fa peccato ma spesso ci si indovina.
In fin dei conti, se noi non abbiamo scelto la task force e non abbiamo scelto
manco quelli che l’hanno scelta la task force, è ovvio che qualcuno dovesse
scegliere per noi.
Buona Pasqua Presidè.
Se non sapesse nulla di come operano quelle organizzazioni
le lascio il link de La Matrix Europea: