Gli estremisti di destra tedeschi vedono gli immigrati come portatori del coronavirus
dpa, 11 aprile 2020, traduzione italiana di Milena Rampoldi, ProMosaik. Gli estremisti di destra usano la crisi del coronavirus per sviluppare le loro teorie del complotto. Addossano la colpa agli immigrati di diffondere il virus.
“Razzismo: Dalle parole agli atti criminali”: carnevale di Düsseldorf, febbraio 2020
La crisi del coronavirus offre agli estremisti di diverse tendenze punti di collegamento per l’attivismo e le teorie del complotto. Secondo le informazioni provenienti dalle cerchie dei servizi di sicurezza anche in questi ambienti in Germania ci sono sia gruppi che mettono in dubbio la diffusione del virus che quelli che mettono in guardia con le persone che condividono la loro ideologia sui rischi per la salute.
Gli immigrati sarebbero i presunti portatori del virus
I gruppi estremisti di destra in Germania criticano il governo federale, accusandolo di non aver protetto a sufficienza i tedeschi. Allo stesso tempo, gli immigrati vengono diffamati come presunti portatori del virus. Tra i cosiddetti Reichsbürger (“ cittadini del Reich”, una rete nazista attiva in tutto il paese) secondo le autorità di sicurezza si ritrovano anche una narrazione antisemita e la teoria che il coronavirus sarebbe un’arma biologica.
Gli estremisti di destra sfruttano la situazione
Il ricercatore di conflitti di Bielefeld, Andreas Zick, a causa delle limitazioni nel corso della crisi del coronavirus individua un rischio più elevato di azioni violente. “La ricerca sui conflitti e sulla violenza in tempi di crisi si aspetta una violenza di questo tipo orientata in particolare contro i più deboli”, affermò nei confronti del quotidiano „Westfalenblatt“ a fine marzo: “Dobbiamo prendere queste persone sul serio in quanto la violenza potrebbe aumentare con l’aumento della gravità della crisi e la situazione di stress causata dalle libertà limitate aumenta comunque il livello di agitazione ed aggressività in tutti colori che di per sé hanno un atteggiamento aggressivo.”
Il coronavirus offrirebbe un campo di attività ideale ai teorici del complotto e agli estremisti di destra, aggiunse il ricercatore di conflitti. Si deve, infatti, partire dal presupposto, che i gruppi di destra sfruttino l’attuale insicurezza legata alla crisi del coronavirus, tentando di diffondere le loro ideologie. “Si tratta di un fenomeno sociale. Ove ci sono persone che aiutano, ce ne sono anche altre che cercano di ottenere il loro vantaggio personale”, affermò Zick.