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Delle ONG chiedono il rilascio dei prigionieri politici saharawi ad alto rischio di infezione da coronavirus

Equipe Media Sahara Media Team ايكيب ميديا 03/04/2020
I gruppi denunciano che questi prigionieri sono vittime di maltrattamenti, torture e negligenza medica intenzionale

Tradotto da Fausto Giudice
Le prigioni marocchine sono i luoghi più favorevoli alla diffusione del coronavirus, dove migliaia di prigionieri vivono in condizioni di sovraffollamento
In Marocco i casi sono in aumento e riguardano circa 642 persone, 37 delle quali hanno perso la vita. Nel Sahara occidentale sono già state confermate 2 persone infette
“Le loro vite sono in pericolo e devono essere liberati”. Così le ONG e gli attivisti per i diritti umani riassumono la situazione di decine di prigionieri politici saharawi ammassati nelle carceri marocchine, a grave rischio di contagio da Covid-19. Per molti anni i detenuti e le loro famiglie hanno denunciato condizioni “disumane” in queste carceri; ora la mancanza di ventilazione e di cure mediche si aggiungono al sovraffollamento come fattori di rischio di infezione.
In una lettera inviata a Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, e ai 15 membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU, gruppi come Per un Sahara libero e il Movimento per i prigionieri politici saharawi (MPPS) chiedono un’azione immediata per garantire la protezione dei prigionieri politici saharawi nelle prigioni marocchine di fronte alla pandemia.
I collettivi denunciano che “i prigionieri politici saharawi nelle prigioni marocchine, la maggior parte dei quali si trova in Marocco e non nel Sahara occidentale, sono vittime di maltrattamenti, torture e negligenza medica intenzionale”. Avvertono anche che “nel contesto di questa pandemia, sono bersagli facili per il regime marocchino ed è urgente intervenire per la loro protezione”.
Le prigioni marocchine sono i luoghi più favorevoli alla diffusione del coronavirus, dove migliaia di prigionieri vivono in condizioni di sovraffollamento in condizioni deplorevoli. La salute dei detenuti non è importante per l’amministrazione carceraria. E questo è coerente perché, altrimenti, non sarebbero torturati o tenuti in condizioni di scarsa igiene e sarebbero portati dal medico quando si ammalano.
Nel frattempo, il nuovo coronavirus continua la sua espansione mondiale. In Marocco i casi sono in aumento e riguardano circa 642 persone, 37 delle quali hanno perso la vita. Nel Sahara occidentale sono già stati confermati due casi di covid-19. I Saharawi sono in quarantena.