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Chi obbedisce di più al proprio governo: Huawei o Google?

José Manzaneda 16/09/2019
La stampa corporativa ci informa delle 18 accuse che il governo USA presenterà contro Julian Assange (1). Senza scandalo. Né condanna della “violazione della libertà di stampa” che suppone la persecuzione e la caccia del giornalista che ha informato il mondo dei crimini dell’esercito USA.

Tradotto da Francesco Monterisi
Ma sì è un “atto di persecuzione nei confronti del giornalismo” che, a L’Avana, la polizia interroghi –non arresti né imprigioni- una giornalista pagata dal governo USA (2).
Cosa direbbero i media se il governo cubano inviasse la sua polizia ad occupare l’ambasciata USA a L’Avana? Poiché quando il governo USA, violando la Convenzione di Vienna, occupa quella del Venezuela a Washington, non c’è nessuno scandalo (3).
Per fermare l’inarrestabile vantaggio della Cina nella tecnologia 5G, il bullo yankee ha deciso di porre il veto alla società Huawei. Afferma -con la complicità della stampa occidentale- il suo legame con il Governo cinese (4). Ma sul collegamento tra Google ed altre società con la Casa Bianca, di quelle che hanno obbedito all’ordine diretto di vietare Huawei (5) … non avete letto neppure una parola?
L’inviato dell’ONU Ghassan Salamé ha detto che “la Libia è sull’orlo di una guerra civile”. (6) È uno stato fallito, con due governi che si combattono per il controllo del petrolio. Avete letto qualche articolo, nella grande stampa, che ci ricordi che la Libia, prima dell’intervento della NATO nel 2011, era il paese africano con il più alto Indice di Sviluppo Umano (7) e il più alto reddito pro capite (8)? Neppure lo leggeranno.
Già sono morti, negli USA, sotto custodia della polizia, sei minori immigrati dall’America Centrale dopo la deportazione dei loro genitori (9). Vi immaginate che questo accadesse a Cuba, Venezuela…o Russia? Allora sì che avremmo uno scandalo mediatico internazionale?
Ai congressi dell’Associazione di Studi Latinoamericani (LASA) si reca sempre una grande delegazione di intellettuali di Cuba: quasi 400 hanno partecipato, a Barcellona, nel 2018 (10). Ma quest’anno si è tenuto a Boston e gli USA hanno concesso solo 15 visti per personalità di Cuba, che in precedenza erano state interrogate sulla loro appartenenza al Partito Comunista (11). Nulla che sia stato notizia nella stampa che tanto ci parla di “controllo ideologico” e “mancanza di libertà”…a Cuba (12).
Almeno tre bambini venezuelani sono morti in attesa di un trapianto di midollo osseo, a causa del blocco finanziario USA al loro paese (13). A febbraio, un trasferimento di quasi 5 milioni di $ da Caracas all’ “Associazione per il trapianto di midollo osseo” in Italia è stato annullato da Novo Banco, banca portoghese appartenente al fondo USA Lone Star (14), che a sua volta trattiene 1600 milioni di $ dello Stato venezuelano (15).
Ma giornali come “El Mundo” ci dicono che il colpevole di queste morti è Nicolás Maduro, per “sospendere” il programma di trapianti (16).
Il reportage lo firma il suo corrispondente Daniel Lozano. Che non è un giornalista, ma un criminale di guerra (17). La guerra per il petrolio che oggi il Venezuela soffre.
Note