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Iran annuncia: “Arrestate 17 spie addestrate dalla Cia”. Alcuni condannati a morte

HuffPost 22/07/2019
L’accusa è di aver spiato centri sensibili nel Paese. E i Pasdaran tornano a minacciare “sorprese” in caso di aggressione.

“Diciassette spie addestrate dalla Cia sono state identificate e arrestate in Iran”. Lo rende noto Farsnews citando il direttore generale del dipartimento di controspionaggio del ministero dell’Intelligence di Teheran. Nei confronti degli arrestati sono già state emesse alcune condanne a morte.
L’accusa è di avere spiato centri sensibili nel Paese. Farsnews, che è vicina ai Pasdaran, definisce l’arresto il secondo colpo dell’intelligence iraniana alla Cia.
Fra l’Iran da una parte, Usa e Regno Unito dall’altra, la tensione è molto alta. I Guardiani della Rivoluzione islamica dell’Iran, i Pasdaran, minacciano “sorprese” in caso di “aggressione”. “La forza difensiva e di attacco rivelerà aspetti sorprendenti e imprevedibili”, dice il generale Gholam Ali Rashid, citato dall’agenzia Mehr nel mezzo della crisi nel Golfo Persico. “Qualsiasi violazione avrà per gli aggressori un prezzo molto alto”, aggiunge il generale, comandante del quartier generale di Khatam-al Anbiya dei Guardiani della Rivoluzione islamica, che rivendicano una dottrina militare “difensiva”.
“Le misure degli Usa” contro l’Iran “sono terrorismo economico. Puro e semplice. Non c’è alcuna ambiguità su questo. Cercate la parola terrorismo. Il terrorismo è l’utilizzo illegale della violenza e dell’intimidazione, specialmente contro i civili, per perseguire scopi politici. Ecco la definizione di terrorismo di Google” ha detto il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif intervenendo al vertice dei Paesi non allineati a Caracas, in Venezuela. “Smettete di usare la parola sanzioni. Le sanzioni servono a far rispettare le leggi. Sono sostenute dal diritto, mentre le misure degli Usa sono terrorismo economico” e “noi non negoziamo con i terroristi”, ha aggiunto Zarif, in un video del discorso pubblicato sul suo profilo Twitter.
Non solo, ma da Teheran si ironizza sullo scontro con la Gran Bretagna. “Quali sanzioni potrebbe imporre Londra che non siano già in atto?” commenta il capo del Consiglio strategico iraniano per le Relazioni internazionali, Kamal Kharazi, la possibilità che Londra imponga delle sanzioni a Teheran in risposta al sequestro della petroliera Stena Impero da parte dell’Iran, già colpito dalle sanzioni americane. “Speriamo che gli inglesi dispongano il dissequestro della petroliera iraniana e che l’iter legale in Iran porti al dissequestro della petroliera britannica”, dice ancora l’ex ministro degli Esteri Kharazi in dichiarazioni diffuse dalle agenzie iraniane. Ieri il sottosegretario alla Difesa Tobias Ellwood ha confermato che la Gran Bretagna sta considerando “una serie di opzioni” in risposta al sequestro della petroliera Stena Impero.