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FOCUS ON AFRICA. Margaret Gakuo Kenyatta, la first lady del Kenya

Federica Iezzi 25 maggio 2019
Margaret Gakup è promotrice della campagna “Beyond Zero” (iniziativa di sanità di base su scala nazionale) ed ha concentrato i suoi sforzi su questioni femminili e sull’armonizzazione dei bisogni umani e animali e dei mezzi di sostentamento.

Dicono che dietro ogni uomo di successo c’è una donna ambiziosa. Esempio calzante è quello del presidente Kenyatta e di sua moglie Margaret Gakuo Kenyatta. Figlia del primo amministratore delegato africano delle Ferrovie del Kenya, Margaret Gakuo Kenyatta, la terza First Lady di Nairobi, ha scolpito la sua immortalità sul retro della campagna ‘Beyond Zero’, iniziativa di sanità di base su scala nazionale, che ha lanciato cliniche mobili in tutto il Paese, in particolare nelle aree che hanno difficoltà ad accedere ai servizi medici.
La campagna mira a promuovere la salute materna, neonatale e infantile in Kenya, controllando allo stesso tempo la prevalenza dell’HIV. Il lavoro in tutto il Paese è basato sulla comprensione che l’accesso a un’assistenza sanitaria decente a prezzi accessibili è diritto costituzionale di ogni cittadino in Kenya.
La fase successiva della campagna, mirerà ad aumentare l’impatto mediante la costruzione di un nuovo ospedale nazionale, l’investimento nel rinnovamento di centri sanitari in tutto il Paese, la creazione di centri specializzati di neonatologia, laboratori e sale operatorie. Anche la ricerca e la formazione costituiranno una componente importante dei servizi offerti.
Sebbene la letteratura sulla leadership politica contemporanea in Africa sia relativamente ampia, la produzione letteraria sul ruolo delle first lady africane politicamente influenti è scarsa. Margaret Gakuo Kenyatta ha concentrato le sue forze su questioni di sviluppo, come la salute materna, l’istruzione, i diritti femminili.
Ha ripetutamente espresso le sue opinioni su conservazione e sostenibilità. Ha chiesto un divieto globale per il commercio interno di animali selvatici. È forte sostenitrice dell’armonizzazione dei bisogni umani e animali e dei mezzi di sostentamento.
Dal 2013, la First Lady è stata coinvolta in varie campagne per prevenire il bracconaggio di rinoceronti e elefanti, nonché il commercio illecito di prodotti della fauna selvatica in Kenya. È di fatto la guida della campagna ‘Hands Off Our Elephants’.
Il patrocinio della first lady è stato determinante nel coinvolgere varie istituzioni governative, come Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Kenya Wildlife Services, Kenya Airways, Nation Media Group, Kenya Tourism Board, Kenya Tourism Federation e Kenya Vision 2030. Nel 2015, Margaret Gakuo Kenyatta ha approvato la guida di WildlifeDirect sulla nuova legislazione sulla fauna selvatica del Paese.
Nel 2016, ha delineato il ruolo delle comunità locali nella protezione della fauna selvatica, descrivendole come le prime linee di difesa nella conservazione, citando come esempi il popolo Masai e le donne Imbirikani. Nel tentativo di migliorare la sostenibilità della fauna ha lanciato il Global Wildlife Program. Ha pianificato il lavoro di protezione della fauna selvatica come collaborativo, consultivo, incentrato sulla comunità e consapevole dei costumi e delle tradizioni locali. Margaret Gakuo Kenyatta è parte integrante delle discussioni nel consiglio dei ministri, di campagne ambientali nazionali, delle conferenze delle Nazioni Unite e della Banca Mondiale.
Cara a molti kenyani, umile e pacata, ha accompagnato il presidente a L’Aia, nel lungo processo contro le accuse per crimini contro l’umanità, dopo le violenze post-elettorali del 2007/2008.