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Nuova Zelanda, il terrorismo nero vuole usare le donne per la pulizia etnica

17 Marzo 2019
Fa impressione il fatto che quando si parla di Brenton Tarrant non si associ a lui il termine “terrorismo”. 

D’altro canto per Matteo Salvini il terrorismo o è islamico o non è. Lui non vede alcun legame tra le varie stragi nazifasciste in tutto il mondo accompagnate come sempre da deliri islamofobi e razzisti. In alcuni casi i terroristi frequentano i Forum dei gruppi dell’Alt-Right, la destra estrema che sostiene Donald Trump e che è frequentata anche da parecchi misogini che poi si riconoscono in altri gruppi come gli Incel, i RedPill, gli Mra, quelli dei cosiddetti movimenti per i diritti maschili, e altri simili che condividono un punto tra tutti: le donne sono il male del mondo e bisogna impiegarle per lavori “socialmente utili”. Un po’ come quello che dicono alcuni partiti di destra in Italia.

Donne a fare figli perché c’è il gran problema della “natalità”. Ed è un termine che ricorre nel documento del terrorista nazifascista Brenton Tarrant. Noi lo diciamo da tempo: queste continue spinte alla maternità hanno un fine. Sono legate alle leggi contro l’immigrazione perché basterebbero gli immigrati a pagare le pensioni. Ma c’è il problemino della purezza della razza che i destrorsi affrontano in milioni di modi. Brenton Tarrant dice che serve una sorta di pulizia etnica e che le donne bianche devono fare figli bianchi per affermare la supremazia della razza bianca su tutte le altre.
Gli uteri delle donne sono visti né più e né meno che come contenitori. E parliamo della stessa gente che poi sbraita contro la gestazione per altri, volgarmente detta utero in affitto. Praticamente gli uteri possono essere sfruttati solo dai razzisti e fissare un limite alle prestazioni che possiamo offrire, noi con i nostri corpi che vengono considerati come appartenenti alla patria, è un modo per controllarci. Mettete assieme le politiche delle destre, antiabortismo, no Gpa, no autodeterminazione, no figli alle coppie gay e no ingresso di immigrati, bambini inclusi, ed ecco la ricetta perfetta per realizzare un mondo a misura di sovranisti bianchi islamofobi che in ogni parte del mondo fanno stragi di gente che già vive di oppressione.
Dunque non abbiamo un problema di natalità. Abbiamo la xenofobia che sta masticando le vite di tutti no, donne in testa. Perché dovremmo fare figli? Per il bene di chi? Per cosa? E perché si temono le donne che non stanno “a casa” a badare ai figli come se fossero tutte streghe da tenere a bada? Perché non ci rendiamo conto che per ogni fertility day, per ogni campagna pro-natalità, per ogni programma di sterilizzazione forzata per le donne “di colore” c’è un piano che non è mai tramontato? Dovremmo rifletterci e dovremmo dire ai nazisti come Tarrant che gli uteri sono nostri e li gestiamo noi. Le donne non sono al servizio della causa islamofoba e nazista. Per quanto noi donne siamo maltrattate ogni volta che esprimiamo idee antirazziste non ci lasceremo usare. Né per istigare odio contro lo straniero né per fare da incubatrici ai vostri dannati figli ariani.