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Militare violenta la figlia per 5 anni, arrestato ad Anzio. Il ministro Trenta: “Non degno del nome di uomo”

Gabriele D’Angelo 17/02/2019
L’uomo, 45 anni, si trova ora nel carcere di Velletri. L’Esercito annuncia la sospensione: “Indegno dell’uniforme”.

Ha violentato la figlia, ripetutamente, per ben 5 anni. Questa la terribile vicenda di violenza avvenuta tra le mura domestiche di una casa di Anzio, nel romano, e per la quale è stato arrestato il padre 45enne della vittima. Quando lo hanno arrestato, l’uomo, un militare originario dell’Agro Pontino e residente ad Anzio, ha abbassato la testa e non ha proferito parola.
Le violenze, come riportato dal Tempo e dal Messaggero, andavano avanti da 5 anni. Un calvario che di certo segnerà per sempre la vita della ragazzina, oggi quindicenne, che solo ora ha trovato la forza di raccontare alla Procura di Velletri la follia del padre. Il padre, che al momento dell’arresto era al lavoro, è stato trasferito al carcere di Velletri a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’Esercito ha subito preso le distanze dalla condotta del militare, annuncia la sua sospensione immediata ed esprimendo “profondo sdegno e condanna” per quanto accaduto. “L’esercito – si legge nel comunicato diffuso – ha già avviato tutte le procedure per l’immediata sospensione del militare dal servizio ed esprime la totale intransigenza, tolleranza zero, nel contrastare tali inaccettabili condotte e la completa vicinanza alla ragazza nei cui confronti sono stati perpetrati gli abusi. Tali soggetti non sono degni di indossare l’uniforme”.
Sul caso è intervenuta anche il ministro della Difesa Trenta: “Non voglio dire nulla, solo esprimere la mia vicinanza alla ragazza e stringerla in un grande abbraccio. Lo Stato Maggiore dell’Esercito provvederà quanto prima a prendere le opportune misure nei confronti del soldato arrestato. Un soggetto del genere non è degno di indossare l’uniforme, né di essere chiamato uomo”.