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Migranti, Sea Watch a un miglio da Siracusa. Dai cittadini l’appello: “Fateli sbarcare”

Huffington Post 26/01/2019
Il governo non arretra e chiede che l’Olanda si occupi dell’accoglienza. A bordo dell’imbarcazione 47 persone, salvate in mare da sette giorni.

La Sea Watch 3, con 47 migranti a bordo da sette giorni, è a un miglio dalla costa di Siracusa. Mentre il governo non cede, i cittadini di Siracusa sono pronti all’accoglienza. Ai balconi del corso principale della città siciliana sono stati appesi lenzuoli con la scritta “Fateli sbarcare. La Comunità Papa Giovanni XXIII è pronta a ospitare i minori. Lo conferma all’Agi il presidente della Comunità Paolo Ramonda: “Abbiamo comunicato alle autorità la nostra disponibilità – spiega – e aspettiamo una risposta.
Sui social, invece, è partita la campagna #facciamoliscendere. A diffonderla associazione e organizzazioni che, il giorno dopo la richiesta della procura dei minori di Catania di far sbarcare i minorenni che sono a bordo, chiedono che le 47 persone che si trovano sull’imbarcazione siano accolte.
I promotori dell’iniziativa hanno organizzato per oggi alle 11.30 un presidio sulla costa della Baia di Siracusa. Dal sindaco della città l’appello: “Non si può fare una guerra sulla pelle di disperati. Il Comune e l’arcidiocesi sono pronti a fare la loro parte per accoglierli”.
Tra i partecipanti anche ActionAid, presente con staff e attivisti a Siracusa. “Accogliamo con molto favore la richiesta della Procura dei minori di Catania di far sbarcare i minori – sottolinea in una nota ActionAid – tuttavia evidenziamo il pericolo di questa opzione politica che si è configurata in altre vicende: crediamo infatti che tutte le persone migranti, inclusi gli uomini adulti debbano avere tutele e accesso ai diritti. Per questo ActionAid chiede che tutte le persone a bordo della Sea Watch vengano immediatamente fatte sbarcare”.
Sulla questione dei minori interviene anche il Garante per l’infanzia di Palermo, Pasquale D’Andrea: “Lasciare i ragazzini in mare è un’aberrazione, una punizione disumana. In ogni caso se i minori si trovano in acque territoriali italiane vanno fatti scendere. Non ci sono alternative. Lo prevede la legge e ogni disposizione contraria è una violazione delle norme. La legge 176 del 1991, che è la ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, parla chiaro: i ragazzi vanno protetti e il ministro non può dire ‘hanno 17 anni e sei mesi’ perché in base a quanto previsto dalla Convenzione i bambini sono tali da 0 a 18 anni”, ha detto all’AdnKronos.
Il governo intanto non sembra cambiare idea: ieri i ministri Salvini e Toninelli avevano chiesto che fosse l’Olanda a farsi carico dell’accoglienza dal momento che la Sea Watch batte bandiera olandese. La proposta è stata rispedita al mittente: “I Paesi Bassi sono a favore di una soluzione strutturale tramite la quale, immediatamente in seguito allo sbarco, venga fatta distinzione tra coloro che hanno diritto alla protezione internazionale e coloro che non hanno questo diritto. Coloro i quali non dovessero avere diritto alla protezione internazionale, dovranno essere rifiutati e rispediti indietro immediatamente dopo l’arrivo alla frontiera esterna europea”, ha detto il ministro dell’Immigrazione olandese, Mark Harbers, al ‘Corriere della Sera’. “I Paesi Bassi, in quanto stato di bandiera – ha chiarito – non sono neppure obbligati” a partecipare alla ricerca di una soluzione. È compito del capitano della Sea Watch 3 trovare un porto sicuro nelle vicinanze per sbarcare i 47 migranti da lui presi a bordo”.