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Udine, no ai bambolotti di pelle scura negli asili: vietati giocattoli riferibili a “diverse culture”

 | 3 dicembre 2018
La decisione è stata preso nell’ultima consiglio comunale di Codroipo e metterà al bando anche i bambolotti con la pelle scura. Il sindaco Fabio Marchetti: “Al regolamento non spetta disciplinare le differenze culturali”. Proteste da parte del Pd.

Negli asili comunali non sarà possibile trovare nessun tipo di giocattolo che possa fare riferimento a culture differenti da quella italiana. È quanto ha deciso l’ultimo consiglio comunale di Codroipo, 16mila abitanti in provincia di Udine, con un emendamento approvato dalla maggioranza di centrodestra che metterà al bando ogni riferimento alle “diverse culture” o alle “culture di provenienza” degli alunni. Quindi anche a strumenti musicali che vengono utilizzati in altri Paesi o bambolotti con la pelle scura. Come riporta il Messaggero Veneto, all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale c’era una modifica del regolamento dell’asilo nido “Mondo dei piccoli” per renderlo coerente con le disposizioni regionali in materia di accreditamento delle strutture: ridurre il rischio emarginazione dei bambini anche attraverso l’introduzione di giocattoli che fanno riferimento a diverse culture a quella italiana.
Un punto respinto dalla maggioranza al momento della ratifica del testo in consiglio comunale, presentando poi un emendamento correttivo firmato dai quattro capigruppo per eliminare ogni riferimento alle “culture diverse”. Le proteste del Pd non sono valse a nulla, con il primo cittadino Fabio Marchetti – in carica dal 2016 – che ha respinto le accuse, precisando che al regolamento non spetta disciplinare le differenze culturali, bensì annullare le differenze sociali, e che la formula utilizzata riproduce quella adottata da altri comuni come Monfalcone. Tra gli obiettivi che il nido si propone nei confronti dei bambini c’è quello di “favorire la socializzazione e valorizzare le differenze”. Come obiettivi rivolti ai genitori il nido si propone di “favorire le occasioni per arricchire ed integrare uno spazio di reciproco aiuto e sostegno, stimolando la socializzazione tra le famiglie“.