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Violenza sessuale su turista, indagati a Rimini due allievi Polizia

Huffington Post 26/08/2018
Due giovani, di 21 e 23 anni, sono indagati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una turista tedesca.

I due ragazzi, studenti della Scuola per allievi agenti di Polizia di Brescia sono stati identificati dalla Polizia di Stato di Rimini. Le indagini affidate alla Squadra Mobile sono coordinate dal sostituto procurare Davide Ercolani. Il fatto è accaduto ieri nel tardo pomeriggio nella camera di un hotel riminese.

Gli accertamenti della Polizia di Stato si sono prolungati fino a tarda notte alla presenza del sostituto procuratore Ercolani in Questura fino alle 4 per sentire vittima e testimoni.
Per i due è stata avviata la procedura di sospensione dalla Scuola allievi agenti di Polizia di Stato di Brescia. La procedura viene attivata dal direttore della scuola e ratificata dalla direzione del personale di Roma. Qualora dovessero essere accertate le responsabilità dei due allievi, i due ragazzi potrebbero essere destituiti e non prendere mai servizio.
“Pur dovendo fare i conti con informazioni ancora frammentarie, questa Amministrazione Comunale auspica che sia fatta in tempi rapidi piena luce sul denunciato episodio di violenza sessuale da parte di una ragazza, avvenuto in un albergo, i cui due presunti responsabili sono già stati individuati e indagati” scrive, in una nota, il Comune di Rimini. “In attesa degli accertamenti da parte degli inquirenti – viene evidenziato – come Amministrazione comunale di Rimini ribadiamo la totale vicinanza, solidarietà, sostegno e aiuto a ogni donna che sia oggetto e vittima di qualsiasi tipo di violenza, a partire dalla più brutale e vigliacca, quella sessuale”. Quindi, si legge ancora, “per tale motivo, sin da ora affermiamo che, qualora i riscontri degli investigatori confermassero le prime ipotesi, il Comune di Rimini, dando voce alla sensibilità dell’intera comunità riminese così come avvenuto per casi analoghi in passato, si costituirà parte civile nei confronti dei responsabili. Ci auguriamo – conclude la nota – che nelle prossime ore emergano con più chiarezza i fatti, per le decisioni conseguenti anche da parte del Comune di Rimini”.