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Incendi Grecia, Atene assediata dalle fiamme: 60 morti e 556 feriti. Le autorità: “47 roghi in sole 24 ore: l’origine è dolosa”

 24 luglio 2018
Sono 47 i roghi che solo nelle ultime 24 ore hanno distrutto le grandi pinete intorno ad Atene, in Grecia, causando la morte di 60 persone e il ferimento di altre 556, come riferisce la Croce Rossa. Almeno 16 sono i bambini ricoverati in gravi condizioni ma il bilancio è ancora provvisorio.

Il sindaco di Rafina, uno dei paesi distrutti dagli incendi assieme a Mati, ha detto infatti alla tv greca Skai di temere che le vittime possano essere oltre 100.1500 invece le case distrutte. Intanto l’Attica continua a bruciare senza sosta e le autorità greche ritengono che gli inneschi siano di origine dolosa: “Sono bruciati terreni boscosi e coltivati, uno dopo l’altro – dicono vigili del fuoco e polizia- E questo dimostra che è impossibile dire che siano casuali“. Cinque cadaverisono stati recuperati in mare dai soccorritori, al largo delle coste di Artemida, sei miglia nautiche da Rafina. Tra questi, ci sono i corpi di tre donne e un bimbo: l’ipotesi è che siano affogati dopo essersi gettati in mare nel tentativo di sfuggire alle fiamme. E si teme anche per la sorte di due turisti danesi che hanno utilizzato un gommone per sfuggire ai roghi. Fino ad ora, sono circa 700 le persone salvate dalla Guardia Costiera.

Il sindaco di Rafina ha affermato anche di non aver mai ricevuto alcun ordine di evacuazione dalle zone in fiamme. “Nulla resterà senza risposta” ha garantito il premier greco Alexis Tsipras, in un discorso alla nazione, in merito alle cause che hanno generato i roghi. Il governo greco sospetta fortemente che gli incendi siano di origine dolosa, visto che dalle prime indagini è emerso che le fiamme sono divampate in luoghi diversi e distanti tra loro. Lo stesso Tsipras, in mattinata, aveva parlato di “incendi asimmetrici”. Alcuni media greci ipotizzano, inoltre, che piromani siano entrati in azione per saccheggiare le case abbandonate dai turisti o per motivi di speculazione edilizia. Ipotesi confermata anche da uno dei sopravvissuti: “Quando è scoppiato l’incendio, anzi, gli incendi, c’era allerta meteo da giorni su condizioni favorevoli ai roghi. È statisticamente impossibile pensare che si siano sviluppati 47 roghi quasi contemporaneamente. Quando i vigili del fuoco erano impegnati nella zona che ha fatto più vittime, sono scoppiati altri incendi. Non può essere una casualità” ha detto.
Di questa mattina il ritrovamento da parte della Croce rossa di 26 persone carbonizzate nel cortile di una villa: i loro corpi erano abbracciati a gruppi, “in un ultimo tentativo di proteggersi”, ha raccontato uno dei soccorritori. L’identificazione delle vittime si preannuncia lunga, anche perché la zona colpita è molto frequentata anche da turisti stranieri. Gli incendi sono ancora fuori controllo: decine di fattorie sono state distrutte, così come ettari di foreste. Ad alimentare le fiamme c’è il forte vento che ha iniziare a soffiare nella notte con raffiche oltre i 60 km, mentre un’ondata di calore ha innalzato le temperature nel paese intorno ai 40 gradi. Il premier Tsipras ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Inoltre, è stato attivato un database su Internet per cercare le persone disperse.
LE TESTIMONIANZE – Per la tv greca Skai le immagini di Mati, la cittadina più colpita dagli incendi in Grecia, “ricordano lo scenario macabro di Pompei”: i soccorritori hanno trovato tra l’altro i corpi carbonizzati di due donne morte abbracciate ai loro bimbi. Alcune persone, prosegue l’emittente sul proprio sito, hanno cercato di sfuggire alle fiamme correndo verso il mare, ma una scogliera li ha costretti a tornare indietro per cercare un’altra via di fuga, e non ce l’hanno fatta. “La gente piange, urla al telefono, mentre bruciano le auto parcheggiate e le sirene risuonano ovunque. L’aria è torrida, le fiamme sono vicine”: è la drammatica testimonianza di un cronista nei pressi di Rafina, non lontano da Penteli, epicentro dell’incendio. “Per fortuna c’è il mare, siamo scappati in mare, perché le fiamme ci stavano inseguendo fino in acqua -ha raccontato un altro testimone citato dalla Bbc online- Il fuoco ci ha bruciato la schiena e ci siamo tuffati in acqua. Ho detto ‘mio Dio, dobbiamo correre a salvarci’”.
“Abbiamo visto scene raccapriccianti, con almeno 12 ore di inferno e orrore” ha detto l’ambasciatore italiano in Grecia Efisio Luigi Marras, a Rainews24. Il maggior numero delle vittime si registra nella località turistica di Mati, a circa 40 chilometri a nord est di Atene, e nella cittadina di Rafina, sulla costa ad est della capitale greca. “Ho visto cadaveri, auto bruciate, mi sento fortunata ad essere viva. Mati non esiste nemmeno più come insediamento” ha detto una testimone alla tv greca Skai.
“Il fuoco infuria senza sosta, facciamo appello ai residenti di dirigersi verso Corinto per proteggere se stessi e i propri figli”, è il drammatico appello del vicesindaco di Megara, che sorge nei pressi di Kineta, dove le fiamme avanzano con maggiore velocità. Insieme ai vigili del fuoco e alle squadre di emergenza, anche la guardia costiera, insieme a barche di pescatori e di turisti, sono state impegnate nelle operazioni di salvataggio delle migliaia di persone che hanno cercato riparo sulle spiagge rimanendo poi intrappolati dalle fiamme. “Speriamo di spegnere gli incendi entro oggi”, ha detto un portavoce dei vigili del fuoco, spiegando che durante la notte è calato il forte vento che ha fatto propagare rapidamente il fuoco. “È un disastro. Non solo perché è difficile respirare, ma anche perché è impossibile tenere gli occhi aperti a causa del fumo che si è sprigionato dagli incendi. Per le persone è difficilissimo quindi orientarsi e mettersi in salvo” dice chi è riuscito a salvarsi.
“Decine di persone arrivavano al pronto soccorso dell’ospedale disperate e totalmente ricoperte dal nero della fuliggine, terrorizzate, chiedendo aiuto e dicendo di essere riuscite a scappare in tempo lasciandosi alle spalle la loro casa distrutta. Molti di loro, tra cui molti greci e alcuni turisti, erano in villeggiatura o in alcuni locali della zona di Mati. Ma finora non ho visto in ospedale nessun italiano“. A parlare è Andrea Piskopakis, un medico del pronto soccorso dell’ospedale Kat, a nord di Atene, dove continuano ad arrivare feriti. “Subito dopo che erano divampati i roghi – racconta ancora Piskopakis – in poche ore erano arrivate diverse decine di persone solo nel nostro ospedale. Di queste, alcune sono intubate in terapia intensiva. Tra queste, i componenti di un’intera famiglia: un padre di 56 anni, in gravi condizioni, con le sue due figlie di 11 e 13 anni, una delle quali in terapia intensiva”.
UNA TASK FORCE INTERNAZIONALE PER SPEGNERE LE FIAMME – L’Italia, la Germania, la Polonia e la Franciahanno inviato aerei Canadair, mezzi e vigili del fuoco. Una squadra di 64 pompieri e paramedici, due camion dei vigili del fuoco mandati da Cipro e Spagna è già arrivata nell’Attica, mentre anche la Turchia ha offerto il proprio sostegno alla Grecia. Navi della marina, yacht e barche da pesca sono impegnati nel salvataggio delle migliaia di persone in fuga, mentre il governo greco ha chiesto l’aiuto degli altri Paesi dell’Unione Europea per arginare gli incendi. “Faremo tutto quello che è umanamente possibile per domarli”, ha detto il premier Alexis Tsipras che ha dichiarato lo stato di emergenza nell’area metropolitana di Atene, dopo essere rientrato in anticipo da una visita di Bosnia-Herzegovina. Il fumo denso, arrivato fin sulla capitale, ha costretto alla chiusura della principale autostrada di collegamento con il Peloponneso.
IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO – Il Pontefice ha inviato un telegramma di cordoglio per le vittime: il messaggio è stato trasmesso dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolinalle autorità ecclesiastiche e civili locali. Papa Francesco vi si dice “profondamente rattristato nell’apprendere dei recenti incendi in Grecia” ed “estende la sua sentita solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia”. In particolare, “affida i defunti all’amore misericordioso di Dio Onnipotente e offre incoraggiamento alle autorità civili e al personale di emergenza mentre continuano i loro sforzi di salvataggio”. “Su tutti coloro che piangono”, conclude il messaggio, papa Francesco “invoca volentieri le benedizioni del Signore di consolazione e forza”.
“Un vero inferno. È una carneficina“. Non usa altri termini invece l’arcivescovo di Atene e presidente dei vescovi cattolici greci, mons. Sebastianos Rossolatos. “Il bilancio delle vittime e dei feriti aumenta ogni ora di più. L’intensità e la vastità degli incendi – dice al Sir l’arcivescovo di Atene in questi giorni a Siros ma in continuo contatto con la capitale – rischiano di provocare una vera e propria carneficina. Preghiamo per tutti coloro che hanno perso la vita, che sono rimasti feriti e privi di tutto. Un pensiero particolare vorrei rivolgerlo anche ai tanti che si stanno prodigando nei soccorsi mettendo a rischio la propria vita”. “Questi fatti – sottolinea mons. Rossolatos – devono farci interrogare sul rispetto dell’ambiente che passa anche attraverso il rispetto delle regole. Non ci può essere, infatti, una espansione abitativa senza controllo e senza la necessaria autorizzazione. Disastri come questi – conclude – trovano le loro cause anche nell’azione indiscriminata dell’uomo“.
LA FARNESINA VALUTA LA PRESENZA DI ITALIANI – Il ministero degli Esteri, attraverso l’Unità di crisi e l’ambasciata d’Italia ad Atene, sta verificando con le autorità locali l’eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nei gravi incendi che stanno colpendo la Grecia e lavora per l’assistenza ai nostri connazionali. Lo rende noto la Farnesina su Twitter. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto esprimere la sua solidarietà con un tweet:”Profondamente scossi per la morte di tante persone a causa degli incendi in Grecia. L’Italia si stringe attorno alla popolazione greca e si è già attivata mettendo a disposizione due Canadair”. “Siamo al sicuro in hotel ad Atene. Il volo di ieri è stato soppresso e ci hanno portato in albergo. Dovremmo ripartire oggi. Il cielo di Atene ieri era color giallo sembrava una tempesta di sabbia, era il colore del fuoco” ha raccontato Michele D’Ambrosio, ex sindaco di Santeramo (Bari), che si trova con altri italiani in vacanza ad Atene.
GARA DI SOLIDARIETÀ – “Dopo il disastro si è subito creato un fortissimo legame di solidarietà tra il popolo. Ci sono taxi che trasportano gratis la gente della zona, farmacie che regalano prodotti, ristoranti e bar che offrono gratis pasti”. Questo il racconto fatto all’Ansa da Yorgos Arafailidis, un avvocato greco che lavora in uno studio legale nel centro di Atene. 
“Anche molti alberghi offrono alloggio alle persone bisognose colpite. Ed è gratis l’autostrada che porta da Atene alla zona interessata dagli incendi. In molte città greche hanno già iniziato a raccogliere farmaci e a spedirli a quest’area. Molti animali domestici vengono raccolti e portati in rifugi. Anche una grande catena di supermercati offre acqua e cibo gratis alla gente colpita – afferma -. La gara di solidarietà è in tutta la Grecia”, riferisce Yorgos. “La gente è sotto shock, chiede giustizia. È stato chiesto anche l’aiuto dei militari, l’esercito in terra, la marina militare ha già dato navi e gommoni per il trasporto e le ricerche in mare. Elicotteri e Canadair sorvolano tuttora la città, li vedo dalla finestra del mio ufficio”. Molti istituti bancari hanno annunciato possibili modi di proroga per il pagamento di tasse e contributi alle persone che hanno sofferto grandi perdite patrimoniali dall’incendio”.