Toscana, dove l’estrema destra si fa largo nelle scuole
Barbara
Ciolli, Lettera43, 20 giugno 2018
CasaPound
guadagna terreno tra i giovani e Azione studentesca ha scalato le consulte. Tra
slogan anti-immigrati e richiami agli ideali fascisti. Arrivando fino alla
Regione.
Bullismo
ed estremismo di destra, un binomio sempre più ricorrente nelle scuole toscane:
Regione storicamente rossa ma che tra le nuove generazioni si tinge di nero,
emergendo come apripista di un preoccupante trend nazionale. A ogni inizio
d'estate, ai muri delle scuole italiane vengono appese le liste dei promossi e
dei bocciati, ma per una larga fetta della Toscana è ormai un'estate speciale.
La fine di un anno di gravi aggressioni verbali e fisiche tra alunni e ai
docenti, che dall'autunno ha segnato la rapida scalata della destra identitaria
alla guida delle consulte studentesche provinciali provinciali (a Pistoia,
Prato e Firenze). E, dal febbraio 2018, della consulta regionale.
GIOVENTÙ
DI DESTRA. Nella roccaforte del Pd tira una brutta aria anche per le buone
prestazioni, oltre che della Lega (un +10% medio, con punte del +20% alle
Amministrative e alle Legislative, circoscrizione per circoscrizione), di
CasaPound a Lucca: alle Comunali del 2017, i fascisti per loro definizione del
Terzo millennio hanno sfiorato l'8%, scavalcando il M5s. Il bacino di elettori
della tartaruga nera sta nei quartieri più popolari della città patrizia e
nell'hinterland che sconfina in una Garfagnana sempre più impoverita. I
militanti attivi sono soprattutto 20 e 30enni e Lucca è anche la provincia
dell'insegnante di Lettere più volte deriso e minacciato, anche con un casco e
un cestino dei rifiuti, da un gruppo di sei suoi alunni.
Un corteo
di Casaggì (Azione studentesca) a Firenze.
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DALLE
PROVINCE ALLA REGIONE. Non soltanto: classe 1979, Tomasi proviene dal vivaio di
Azione giovani, il vecchio movimento giovanile della fiamma tricolore di Azione
universitaria e della ricostituita Azione studentesca alle scuole superiori.
Nel novembre scorso, Azione studentesca ha sbancato alle elezioni della
Consulta studentesca degli istituti superiori di Pistoia: un successo inedito
replicato anche a Prato e a Firenze, tant'è che l'inverno dopo, sempre per la
prima volta dal 1945, il presidente della Consulta provinciale di Pistoia Dario
Baldassari, 18enne liceale, è risultato il più eletto anche nell'organo
regionale che rappresenta circa 160 mila studenti, e si è dichiarato «rappresentante
di tutti gli studenti toscani, grazie a reti che funzionano».
Dall'account
Facebook di Casaggì.
A Firenze
e periferie la rete, molto attiva, è il centro sociale Casaggì, dal motto «vita
est militia», che come Azione studentesca ha eletto 38 su 58 rappresentati
della Consulta provinciale di Firenze: una pioggia di 18mila preferenze
salutate dai militanti come la «fine dell'egemonia di sinistra», anche tra gli
adolescenti sui banchi di scuola. Nel pantheon di Casaggì, molto attiva anche
nell'università fiorentina, ci sono grandi intellettuali da sempre cari alla
destra come Ezra Pound e si auspica «progettualità, coscienza di popolo e
solidarietà generazionale» per una scuola «laboratorio di vita», luoghi di
«socializzazione e condivisione» che ospitino anche «eventi sportivi,
artistici, teatrali e musicali».
«GUERRIERI
E PATRIOTI». Ma il centro sociale fiorentino che «rifiuta atti di violenza come
motore politico», per simpatizzanti e militanti organizza campi nazionali sul
modello dell'antica Sparta, «palestra di vita che forgiava i guerrieri»,
fondando la «propria ragion d'essere sul senso dell'onore e sullo spirito di
milizia». La vecchia retorica del fascismo trova spazio accanto alle campagne
identitarie dei «patrioti» contro «l'immigrazione», sull'account Facebook di
Casaggì manifesti delle iniziative sociali e delle conferenze come «sangue e
suolo, quale futuro tra Ius soli, invasione migratoria ed eliminazione etnica»
richiamano slogan nazisti. Mentre nelle scuole le reti studentesche di sinistra
denunciano l'aumento di «violenza verbale e anche fisica contro compagni di
origine straniera o omosex».