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La polizia saudita ha arrestato la professoressa Hatoon al Fassi

Lettera Donna, 28 giugno 2018

Una delle
attiviste più importanti del Paese è stata portata in carcere. Ancora non si sa
con quale accusa.

Soltanto domenica 24
giugno 2018 l’Arabia Saudita ha abolito il divieto di guida rivolto alle donne
.
Proprio una delle battaglie di Hatoon Al Fassi, professoressa alla King Saud
University e attivista per i diritti femminili, arrestata
il 27 giugno dalla polizia. Il motivo? Non si sa. Non ci sono notizie sulla o
sulle accuse a suo carico. Eppure non dovrebbe stupire più di tanto, visto che,
negli ultimi mesi, decine di donne sono state portate in prigione per
‘tradimento della patria’. Si tratta della linea dura scelta dal principe Mohammed
Bin Salman che, accanto alle riforme per la modernizzazione del Paese, ha
inserito anche delle misure repressive piuttosto feroci contro chi protesta o
non condivide la posizione della famiglia reale.
L’attacco
Dell’onu
L’Alto
Commissariato per i diritti umani dell’Onu ha contestato la decisione saudita e
ha scritto un comunicato di condanna, con la richiesta di immediata
scarcerazione per tutte le attiviste arrestate: «L’Arabia Saudita è stata
applaudita per la modernizzazione avviata dal principe Mohammed Bin Salman, e
per la fine del divieto di guida per le donne. Ma questi arresti ai danni di
donne attiviste messi in atto in tutto il Paese sono estremamente preoccupanti
e probabilmente mostrano il vero volto dell’Arabia Saudita per quanto riguarda
i diritti delle donne».
Chi è
Hatoon Al Fassi
L’arresto
di Hatoon al Fassi ha scosso il Paese, soprattutto perché è uno dei personaggi
più conosciuti dell’opposizione. Come attivista ha lottato sì contro il divieto
di guida delle donne ma si è anche spesa per il diritto di voto alle elezioni
amministrative. Oltre a fare la professoressa, è una firma autorevole del
quotidiano saudita al-Riyadh.