✊ SPECIAL NAKBA _ La spada di Israele
Gideon Levy,
Internazionale, 14 maggio 2018
Sono
giorni di grandi successi per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu,
per la destra e per i nazionalisti. Questi sono giorni di vittoria per il loro
percorso, quello della forza, e della loro fede, quella negli eletti che
possono fare tutto ciò che vogliono.
giorni di grandi successi per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu,
per la destra e per i nazionalisti. Questi sono giorni di vittoria per il loro
percorso, quello della forza, e della loro fede, quella negli eletti che
possono fare tutto ciò che vogliono.
![]() |
Una
manifestazione palestinese al confine tra Israele e la Striscia di Gaza,
il 14
maggio 2018. (Ibraheem Abu Mustafa, Reuters/Contrasto) |
L’Iran è
stato pubblicamente umiliato, i palestinesi sono stati schiacciati e il 14
maggio sono stati calpestati in pompa magna e con tanto di cerimoniale mentre
l’ambasciata statunitense veniva aperta a Gerusalemme. Gaza è assediata e
Israele festeggia. Il 14 maggio, giorno del trasferimento dell’ambasciata, molti
innocenti sono stati uccisi a Gaza e in Cisgiordania; il giorno
dopo, memoria della nakba, la catastrofe palestinese, molti altri moriranno.
Ecco un
breve riassunto della vittoria israeliana: cumuli di corpi palestinesi, dei
quali il mondo ha smesso di interessarsi, un assedio a Gaza che non importa a
nessuno, le basi iraniane bombardate senza alcuna reazione, l’Iran sotto
sanzioni e un’ambasciata statunitense a Gerusalemme che è un regalo per
l’occupante e uno schiaffo in faccia agli occupati. Ci sono buone ragioni per
le gioiose grida di vittoria in Israele.
breve riassunto della vittoria israeliana: cumuli di corpi palestinesi, dei
quali il mondo ha smesso di interessarsi, un assedio a Gaza che non importa a
nessuno, le basi iraniane bombardate senza alcuna reazione, l’Iran sotto
sanzioni e un’ambasciata statunitense a Gerusalemme che è un regalo per
l’occupante e uno schiaffo in faccia agli occupati. Ci sono buone ragioni per
le gioiose grida di vittoria in Israele.
Profezie
a vuoto
Prima i coloni hanno vinto e deciso il destino dello stato e del governo; poi
il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha vinto e ha concesso a Israele
il permesso di fare qualsiasi cosa volesse; e ora Netanyahu è stato dichiarato
il grande vincitore. Questi sono i giorni della vittoria della sua dottrina e
del suo Israele.
a vuoto
Prima i coloni hanno vinto e deciso il destino dello stato e del governo; poi
il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha vinto e ha concesso a Israele
il permesso di fare qualsiasi cosa volesse; e ora Netanyahu è stato dichiarato
il grande vincitore. Questi sono i giorni della vittoria della sua dottrina e
del suo Israele.
Dovremmo
ammetterlo. Le profezie di sventura – che un giorno tutto questo ci esploderà
in faccia; gli ammonimenti sul fatto che l’occupazione non durerà per sempre; e
gli avvertimenti che Israele non può vivere solo con la sua spada e che l’Iran
è molto pericoloso – finora hanno dimostrato di essere false. Niente è esploso,
la vita con la spada in mano ha dato i suoi frutti, la fine dell’occupazione è
sempre più lontana e la stessa cosa per il governo di destra.
ammetterlo. Le profezie di sventura – che un giorno tutto questo ci esploderà
in faccia; gli ammonimenti sul fatto che l’occupazione non durerà per sempre; e
gli avvertimenti che Israele non può vivere solo con la sua spada e che l’Iran
è molto pericoloso – finora hanno dimostrato di essere false. Niente è esploso,
la vita con la spada in mano ha dato i suoi frutti, la fine dell’occupazione è
sempre più lontana e la stessa cosa per il governo di destra.
Sono
risultati terribili. Dimostrano a Israele che la forza paga, che non c’è
bisogno di considerare l’altro, che qui il diritto internazionale non si
applica
risultati terribili. Dimostrano a Israele che la forza paga, che non c’è
bisogno di considerare l’altro, che qui il diritto internazionale non si
applica
Questa
previsione deprimente è la più ottimistica. L’alternativa è la guerra con
l’Iran, Hezbollah e Hamas e chissà chi altro. È così quando non ci sono
alternative, idee e leadership. Sparare ai manifestanti a Gaza e assedio
perpetuo? Tutti d’accordo. Annullare l’accordo con l’Iran e bombardare in
Siria? Tutti applaudono. E quasi tutti festeggiano il trasferimento dell’ambasciata
a Gerusalemme. Oggi gli Stati Uniti dicono ai palestinesi che non gli importa
più del loro destino, che ai loro occhi non hanno diritti, che la soluzione dei
due stati è morta. All’Iran, Washington ha detto: Netanyahu aveva ragione.
L’accordo è pessimo e dovrebbe essere abolito. Due regali gratis per Israele.
previsione deprimente è la più ottimistica. L’alternativa è la guerra con
l’Iran, Hezbollah e Hamas e chissà chi altro. È così quando non ci sono
alternative, idee e leadership. Sparare ai manifestanti a Gaza e assedio
perpetuo? Tutti d’accordo. Annullare l’accordo con l’Iran e bombardare in
Siria? Tutti applaudono. E quasi tutti festeggiano il trasferimento dell’ambasciata
a Gerusalemme. Oggi gli Stati Uniti dicono ai palestinesi che non gli importa
più del loro destino, che ai loro occhi non hanno diritti, che la soluzione dei
due stati è morta. All’Iran, Washington ha detto: Netanyahu aveva ragione.
L’accordo è pessimo e dovrebbe essere abolito. Due regali gratis per Israele.
Sono
risultati terribili. Dimostrano a Israele che la forza paga, che non c’è
bisogno di considerare l’altro, che qui il diritto internazionale non si
applica. Il 13 maggio Israele ha celebrato il giorno in cui Gerusalemme Est è
stata conquistata e il 14 maggio celebrerà la sua continuazione. Due parate si
svolgeranno l’una dopo l’altra, la prima israeliana e la seconda statunitense,
e sono entrambe arroganti e aggressive. Spostare l’ambasciata schiacciando ciò
che resta della dignità dei palestinesi è un chiaro segnale degli Stati Uniti
per Israele: continuate a uccidere, a schiacciare e ignorare i loro diritti.
L’America non solo permette, arma e finanzia tutto questo, ma perfino lo
incoraggia.
risultati terribili. Dimostrano a Israele che la forza paga, che non c’è
bisogno di considerare l’altro, che qui il diritto internazionale non si
applica. Il 13 maggio Israele ha celebrato il giorno in cui Gerusalemme Est è
stata conquistata e il 14 maggio celebrerà la sua continuazione. Due parate si
svolgeranno l’una dopo l’altra, la prima israeliana e la seconda statunitense,
e sono entrambe arroganti e aggressive. Spostare l’ambasciata schiacciando ciò
che resta della dignità dei palestinesi è un chiaro segnale degli Stati Uniti
per Israele: continuate a uccidere, a schiacciare e ignorare i loro diritti.
L’America non solo permette, arma e finanzia tutto questo, ma perfino lo
incoraggia.
Lo
spostamento dell’ambasciata è un motivo di festa solo per la destra. Tutti gli
altri, una minoranza trascurabile, dovrebbero piangere questo passo
unilaterale. Lo stesso vale per i bombardamenti in Siria, che un tweet ha
definito con entusiasmo un “concerto”. Una linea diretta collega la mossa
dell’ambasciata, l’uscita dall’accordo con l’Iran e gli attentati in Siria:
prima Israele. Solo Israele.
spostamento dell’ambasciata è un motivo di festa solo per la destra. Tutti gli
altri, una minoranza trascurabile, dovrebbero piangere questo passo
unilaterale. Lo stesso vale per i bombardamenti in Siria, che un tweet ha
definito con entusiasmo un “concerto”. Una linea diretta collega la mossa
dell’ambasciata, l’uscita dall’accordo con l’Iran e gli attentati in Siria:
prima Israele. Solo Israele.
E qual è
l’alternativa? Non è stata nemmeno discussa. Invece di aprire un’ambasciata
statunitense a Gerusalemme, che è in parte occupata, si potrebbero stabilire
due ambasciate nella città. Invece di massacrare i manifestanti a Gaza, si
potrebbe rispondere ai segnali di Hamas e raggiungere un accordo per rimuovere
il blocco; invece di abbandonare l’accordo con l’Iran, si potrebbe mantenerlo
con l’incoraggiamento di Israele; e invece di bombardare le basi iraniane, si
potrebbe cercare di dialogare con l’Iran, direttamente o indirettamente. Non è
così eccitante come bombardare né come esibire un
mucchio di fascicoli sull’Iran. Ma queste potevano essere le vere
vittorie di Israele.
l’alternativa? Non è stata nemmeno discussa. Invece di aprire un’ambasciata
statunitense a Gerusalemme, che è in parte occupata, si potrebbero stabilire
due ambasciate nella città. Invece di massacrare i manifestanti a Gaza, si
potrebbe rispondere ai segnali di Hamas e raggiungere un accordo per rimuovere
il blocco; invece di abbandonare l’accordo con l’Iran, si potrebbe mantenerlo
con l’incoraggiamento di Israele; e invece di bombardare le basi iraniane, si
potrebbe cercare di dialogare con l’Iran, direttamente o indirettamente. Non è
così eccitante come bombardare né come esibire un
mucchio di fascicoli sull’Iran. Ma queste potevano essere le vere
vittorie di Israele.