General

Secondo Roman Polanski #MeToo è «un’isteria collettiva»

Lettera Donna,
09 maggio 2018

Il
regista fa causa all’Academy contestando l’espulsione. E si scaglia contro il
movimento che ha portato alla caduta di uomini come Weinstein e Cosby.

Roman
Polanski non ci sta. A qualche
giorno di distanza dall’espulsione dall’Academy
, motivata dal caso
di stupro perpetrato nel 1977 ai danni di una 13enne, il regista franco-polacco
ha deciso di fare causa all’organizzazione che assegna i premi Oscar. Lo ha
annunciato il suo avvocato Harland Braun: «Non stiamo qui contestando il merito
della decisione, ma piuttosto il palese disprezzo da parte dell’istituzione dei
suoi stessi standard di condotta, così come le sue violazioni delle procedure
richieste dal codice delle corporation californiane».
«Isteria
di massa»
Il
regista de Il pianista (premiato proprio agli Oscar) e di Rosemary’s Baby,
d’altra parte, pochi giorni prima di essere espulso si era scagliato contro il
movimento #MeToo
in un’intervista rilasciata all’edizione polacca di Newsweek: «Mi sembra una di
quelle isterie di massa che di tanto in tanto si verificano nella società […]
A volte sono drammatiche, come la rivoluzione francese o il massacro nel giorno
di San Bartolomeo, a volte sono meno violente, come nel 1968 in Polonia o il
maccartismo negli Stati Uniti […] Stanno cercando tutti di appoggiare questo
movimento, soprattutto per paura… Penso che sia una completa ipocrisia», ha
detto il regista, paragonando il tutto «alle scene di pianto a dirotto di massa
quando un leader nordcoreano muore e riceve gli ultimi onori».
Gli altri
espulsi
Roman
Polanski è il quarto espulso nella storia dell’Academy. Il primo fu l’attore Carmine
Caridi, che condivise illegalmente sul web uno screener, vale a dire una di
quelle copie che vengono inviate ai membri dell’Academy per permettergli di
votare agli Oscar. Gli altri due sono volti che purtroppo conosciamo fin troppo
bene: Harvey Weinstein e Bill Cosby, entrambi sotto accusa per stupri e
molestie sessuali (ma Cosby è
stato condannato
).