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Le donne morte di cancro per un errore del sistema nazionale britannico

Il Post, 2
maggio 2018

Potrebbero
essere 270 tra i 68 e i 71 anni, a partire dal 2009, ha detto il ministro della
Sanità Jeremy Hunt
(LUIS
ROBAYO/AFP/Getty Images)
A causa
di un errore informatico del sistema sanitario britannico, tra il 2009 e
l’inizio del 2018 450mila donne tra i 68 e i 71 anni non hanno
ricevuto
l’avviso a sottoporsi a una mammografia; come conseguenza
gli esperti stimano che possano essere morte di cancro al seno tra le 135 e le
270 donne. L’errore è stato scoperto soltanto a gennaio dal governo, e oggi il
ministro della Sanità britannico Jeremy Hunt ha annunciato l’apertura di
un’indagine indipendente per stabilire quante persone sono state danneggiate, perché
è avvenuto, come poteva essere prevenuto e perché ci è voluto così tanto tempo
per scoprirlo. Sarà guidata da Lynda Thomas, a capo del gruppo di sostegno per
malati di cancro Macmillan, e dal professore Martin Gore, oncologo
dell’ospedale Royal Marsden di Londra; i risultati saranno presentati tra sei
mesi.
Nel 2009
il governo lanciò un programma per prevenire il cancro al seno tra le donne
anziane, che sarebbero state contattate per sottoporsi a delle radiografie; per
un errore dell’algoritmo però venne avvisata soltanto la metà delle pazienti
tra i 68 e i 71 anni. Hurt si è scusato con le famiglie dicendo che «è
probabile che alcune delle persone in questo gruppo sarebbero ancora vive oggi
se questo errore non si fosse verificato». Ha aggiunto che tra le donne che non
hanno ricevuto l’invito, 309mila sono ancora vive e saranno contattate entro la
fine di maggio: le donne sotto i 72 anni saranno invitate a sottoporsi
all’esame, quelle oltre i 72 anni potranno parlare con un medico per decidere
se sia il caso di farlo. Il ministero contatterà le famiglie delle donne che
sono morte di cancro al seno che non avevano ricevuto l’invito: offrirà alle
famiglie la possibilità di indagare sulle cause dell’errore e ottenere un
eventuale risarcimento. Il programma entrò in vigore quando era al governo il
partito Laburista, ma anche i Conservatori potrebbero essere ritenuti in parte
colpevoli dall’opinione pubblica, non essendosi accorti dell’errore.