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Il sentiero della vita – Amrita Chaudhuri

Di Milena Rampoldi,
ProMosaik. Qui di seguito la mia intervista con la poetessa Amrita Chaudhuri.
In collaborazione con lei ProMosaik ha appena pubblicato la raccolta di poesie
Il sentiero della vita – Der Lebensweg”, in versione bilingue italiana e tedesca. Il libro fa
parte del progetto
ProMosaik Poetry volto ad opporsi al mito dell’intraducibilità della
poesia.

Che cosa significa per
te la poesia?
Per me la poesia ha un corpo,
un ritmo, una bellezza, un odore e anche un colore. Di conseguenza, per me la
poesia non è solo un mezzo per esprimere i propri sentimenti e i propri
pensieri, ma qualcosa di più che trascende l’esistenza del singolo. 
Per me la
poesia è la mia anima dove è nascosta la mia esistenza.

Come credi la poesia
possa contribuire a cambiare il mondo?
Lo slogan di voler cambiare
il mondo è spesso l’espressione superficiale di un progetto che finisce in un
vicolo cieco. Cosa può invece fare la poesia è cambiare i pensieri delle
persone per aiutarle a vedere il mondo da un altro punto di vista, soprattutto
più diversificato. Si possono influenzare tante persone con le parole di una
poesia. Per convincere le persone non ci vogliono armi, aggressioni o guerre,
ma ci vogliono le parole per conquistare la loro umanità che è un qualcosa di
universale che trascende l’individuo singolo e dunque anche il poeta.

Perché credi sia
importante tradurre la poesia anche se molti dicono che è intraducibile?
Secondo me la poesia ha una capacità
enorme di conquistare il cuore della gente. Nella poesia si riflettono i
pensieri e gli atteggiamenti culturali del poeta. I poeti nella loro rispettiva
lingua madre sono capaci di esprimere al cento percento i loro pensieri più
profondi ed intimi. Ma al di là di questa specificità linguistica e culturale
la poesia contiene un discorso universale che trascende i confini nazionali e
culturali nei quali invece opera il poeta. La traduzione è fondamentale per la
poesia in quanto senza la traduzione in altre lingue la poesia non viene
diffusa a livello internazionale e rimane rinchiusa all’interno dei propri
confini linguistici. Un importante poeta bengalese com Rabindranath Tagore,
diventato famoso per la sua raccolta di poesie intitolata “Gitanjali”, senza la
traduzione inglese non sarebbe stato diffuso e chissà se avrebbe ottenuto il
Premio Nobel del 1913.

Quali sono i temi fondamentali che affronti nella tua
raccolta pubblicata da ProMosaik
?
Nel mio libro “Il sentiero
della vita”, pubblicato e tradotto in tedesco da ProMosaik, parlo di temi molto
generali quali la natura, il rapporto tra l’essere umano e la natura, la
filosofia della vita, il senso dell’esistenza umana e il valore
incommensurabile della nostra esistenza come movimento verso la pace, l’armonia
e il bene.

Che importanza ha la natura nelle tue poesie?
Per me il poeta nei confronti
della poesia è come un creatore, come la natura è la dimensione creatrice del
nostro mondo. Per me dunque la natura è strettamente legata alla nostra
esistenza umana che è a sua volta inseparabile dalla dimensione della natura.

Come credi che nella poesia si possa collegare
l’esistenziale con l’universale?
Quando un poeta scrive i suoi
versi a mio avviso esprime i propri pensieri con le parole e rafforza la
propria esistenza mediante questa espressione linguistica. Ma il valore della
poesia aumenta a contatto e in sintonia con i pensieri altrui, sia dei lettori
che degli altri poeti. E in quell’istante la poesia si eleva alla sua
dimensione universale.

Per sostenere il nostro lavoro, acquistate una copia del libro qui.
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