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Con il ponte di Kerch, Putin ribadisce di chi è la Crimea

Limes, 16/05/2018

Una
struttura faraonica per collegare la penisola alla Russia, senza passare per
l’Ucraina.
Carta di
Laura Canali.

A poco
meno di un mese dal fischio d’inizio dei
Campionati mondiali di calcio
che proietteranno l’immagine della
Russia e le sue capacità organizzative sul palcoscenico internazionale, il
presidente Vladimir Putin inaugura con il suo solito stile il ponte di
Kerch
. Una struttura faraonica che collegherà da oggi la riannessa
Crimea al resto della Federazione, evitando l’Ucraina.

Per il
momento soltanto le auto potranno attraversare i 19 chilometri di superstrada
che collegano Kerch a Taman’, nel territorio di Krasnodar, mentre i circa
cinquanta treni al giorno previsti lo faranno tra un po’.
La
costruzione ha un alto valore strategico e geopolitico, ma anche simbolico
perché permette all’appena rieletto leader del Cremlino di ribadire al mondo
che la penisola tornata russa intende restare tale.
E che,
nonostante le difficoltà imposte dalle sanzioni occidentali, previste anche per
le ditte che avrebbero preso parte al progetto, Mosca sa andare avanti e
costruire in tempi record un’opera mastodontica, la più lunga nel suo genere
del Vecchio Continente.
In molti
si erano cimentati nella sua realizzazione senza riuscire. Putin l’ha portata a
termine. Cosa che non piacerà affatto alle autorità
ucraine e ai loro sponsor occidentali
.