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La scuola sempre più abbandonata negli Usa. In rivolta gli insegnanti in Oklahoma

Michela
Iaccarino, Left,11 aprile 2018

Centodieci
miglia a piedi per protesta, da Tusla a Oklahoma City.

It’ s for
the kids, don’t give up. È per i ragazzi, non mollate: 125
insegnanti americani hanno marciato per sette giorni no stop
, quando
si sono accorti che i fondi statali non sarebbero stati stanziati. Né per loro,
né per i loro studenti. Né per le loro scuole, né per le loro famiglie. E
allora tutti i professori d’Oklahoma hanno iniziato a scioperare.

Sedie
vuote, in aule vuote, in classi vuote. In Oklahoma
non si va a scuola.
Molte rimangono chiuse da due settimane nei più
grandi distretti della regione per il walkout, lo sciopero selvaggio indetto
dai professori per carenza di fondi assegnati. È la seconda settimana che i
teachers fanno pressione ai legislators per ottenere più finanziamenti per
progetti scolastici e per l’aumento dei loro salari.
Secondo
il Bureau of Labor Statistics, gli insegnanti dello Stato del centro sud degli
Usa vengono pagati 20mila dollari in meno rispetto alla media degli insegnanti
del resto della nazione. L’ultimo aumento approvato ammontava a 6.100 dollari
annui, ma per i professori non è abbastanza: ne richiedono almeno 10mila,
quanto basta per non doversi trovare un doppio lavoro. Il salario degli
insegnanti in Oklahoma è il terzo più basso nel Paese: solo in Mississippi e South
Dakota i professori guadagnano di meno. Nel loro Stato classi troppo numerose
sono state accorpate in aule che vanno in pezzi, come le edizioni obsolete e
non aggiornate dei libri di testo. Tutto è “unfit for learning”, tutto è
inadatto ad imparare.
Secondo
il report del Center on Budget and Policy Priorities, lo Stato americano ha
tagliato mille dollari di finanziamento per ogni studente negli ultimi nove
anni, ovvero il 28 per cento; dopo aver dimezzato le tasse per le compagnie
petrolifere e del gas, i legislatori hanno ridotto il fondo destinato
all’educazione. Nel resto d’America 29 Stati per i loro studenti hanno
stanziato nel 2015 meno fondi che nel 2008.
Seguendo
l’esempio dei colleghi in Arizona, Kentucky, West Virginia, – dove i salari
dell’anno scolastico 2016/17 sono stati più bassi di quelli del 1999/2000 -,
gli insegnanti di Oklahoma city hanno deciso di scioperare «perché siamo
lavoratori dello Stato, ma lo Stato lavora contro di noi». E quando torneranno
in aula non è chiaro.
Tornando
alla “march for education”, ad Oklahoma City hanno partecipato almeno
50mila persone.  Alicia Priest, del sindacato degli insegnanti e
presidente dell’associazione per l’educazione in Oklahoma, ha detto: «gli
insegnati sono qui, i genitori sono qui, la comunità è qui fuori, perché
pensano che le cose possano cambiare. The “momentum” is on our side, è dalla
nostra parte».