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Il beccafico sarto di Upendrakishore Ray Chowdhury è partito per l’Italia sotto forma di libro.

Di Pijus Ash, Ei Samay, marzo 2018. La città di Calcutta ha fatto un regalo a tutti i
bambini italiani. I racconti di Upendrakishore Ray Chowdhury sono stati
pubblicati in traduzione italiana nel libretto intitolato “
Favole bengalesi”. Pijus Ash ha intervistato la traduttrice Amrita
Chaudhuri.

Il beccafico sarto da
Calcutta in volo ha raggiunto Roma. Con questo vorremmo dire che il libro sul
beccafico sarto da Calcutta è giunto a Roma. Si tratta del libro di favole
dell’autore bengalese Upendrakishore Ray Chowdhury che ha reso felici numerosi bambini
di Calcutta, facendo compiere loro un viaggio nel mondo della fantasia. Ora
anche i bambini avranno l’opportunità di leggere questo libro, pubblicato a
Berlino in collaborazione con ProMosaik. La traduzione italiana è di Amrita
Chaudhuri di Calcutta.
Amrita intrattiene ormai da
tempo un legame molto forte con l’Italia. Ha vinto diverse borse di studio del
governo italiano, e tra il 2010 e il 2017 è stata in Italia quattro volte per
studiare la lingua e la cultura italiana, soggiornando tra l’altro a Perugia,
Siena e Firenze e fare ricerche in lingua italiana.
Amrita ci ha detto: “Quando
studiavo in Italia, ho sentito la necessità di creare un ponte culturale tra i
due paesi, l’Italia e l’India. All’inizio mi sono concentrata sulla traduzione
di racconti della letteratura italiana in lingua bengalese, pubblicandoli in
diverse riviste bengalesi. Poi ho iniziato con la traduzione di 12 racconti
tratti dal libro del beccafico sarto. Dopo circa sei mesi ho poi pubblicato la
traduzione intitolata “Favole Bengalesi””.


I racconti bengalesi sono
stati pubblicati in un libro. E per i racconti italiani che hai tradotto in
lingua bengalese: quale sarà il loro destino?
Su questo Amrita mi dice: “Ho
tradotto più o meno 50 racconti italiani in bengalese. Alcuni erano del noto
scrittore italiano per bambini Gianni Rodari che non ho potuto pubblicare per
motivi di diritti d’autore. Ho anche tradotto delle poesie del poeta
contemporaneo Claudio Damiani. Sono piaciute all’autore che poi ne ha
pubblicate due sul suo sito. L’autore vorrebbe che pubblicassimo le sue poesie
in bengalese sotto forma di libro. Vediamo che destino avranno.”
A Perugia Amrita ha notato
l’entusiasmo tra gli studenti stranieri che volevano conoscere la letteratura e
cultura bengalesi. Quest’entusiasmo era dovuto al fatto di aver conosciuto Rabindranath
Tagore.
Dopo aver tradotto alcune
canzoni di Tagore in italiano, Amrita le ha cantate a Perugia e Firenze. Il suo scritto su Firenze “Dall’India a Firenze per trovare qui la mia città sul monte” è stato pu
bblicato nel “Corriere della Sera” del 27 dicembre 2017. Come insegnante di
italiano Amrita spera che le sue traduzioni dall’italiano al bengalese possano
anche essere pubblicate.
Alla fine dell’intervista con
noi Amrita ha aggiunto: “L’illustratore Prithwis Kumar Paul ed io abbiamo
deciso di intraprendere questo lavoro come progetto volontario, perseguendo
l’unico obiettivo di promuovere ed intensificare lo scambio culturale tra i due
paesi.”