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💦 WATER DAY _ Giornata mondiale dell’acqua: i numeri della crisi

L’Indro, 22
marzo 2018

Il tema
per questa 25esima edizione sarà Natura per l’acqua – esplorare le soluzioni
basate sulla natura per le sfide idriche che affrontiamo nel XXI secolo

A partire
dal 1992, il 22 marzo di ogni anno gli Stati dell’ONU sono invitati a
promuovere l’acqua con attività concrete nei loro rispettivi Paesi. Oltre gli
Stati membri del Palazzo di Vetro, dal 2005 anche una serie di Organizzazioni
Non Governative utilizzano la Giornata mondiale dell’acqua come momento per
sensibilizzare l’attenzione del pubblico sulle maggiori criticità connesse a
questo bene, con occhio di riguardo anche alla sostenibilità degli habitat
acquatici.

Il tema
per questa 25esima edizione sarà Natura per l’acqua – esplorare le soluzioni
basate sulla natura per le sfide idriche che affrontiamo nel XXI secolo. Save
the Children intanto ha pubblicato dati allarmanti: tra le principali
cause di mortalità infantile vi sono malattie contratte attraverso l’acqua, uno
scarso accesso a questa risorsa e servizi igienico-sanitari inadeguati. «Se a
livello globale quasi 1 persona su 3 (2,1 miliardi) non ha accesso ad acqua
sicura e 1 su 9 ai servizi igienici, l’acqua contaminata è uno dei maggiori
vettori di malattie quali il colera, la dissenteria, il tifo, la poliomielite e
la diarrea; solo quest’ultima provoca ogni giorno il decesso di circa 1.000 bambini
sotto i 5 anni, 361.000 in un anno».

Ai rischi
connessi all’assunzione diretta di acqua contaminata (2 miliardi di persone
fanno ricorso a fonti d’acqua contaminate) si aggiungono anche quelli legati al
venir meno di quelle pratiche igieniche.

E a questa catena di
conseguenze negative «si aggiungono ulteriori anelli nel caso della siccità,
che è accompagnata da complicazioni quali l’insicurezza alimentare e, dunque,
dalla diffusione di elevati livelli di malnutrizione».

(video
tratto dal canale Youtube di IBTimes UK)