General

Refettorio Felix, la mensa solidale aperta da Massimo Bottura a Londra dove si cucina cibo di scarto

Di Ottavia Zanetta, Lifegate, 26 Febbraio 2018
Il
Refettorio Felix a Londra è stato aperto da Massimo Bottura per riportare in
tavola la dignità: chef di fama mondiale cucinano cibo di scarto che viene
offerto ai più bisognosi.

Una
mensa che offre pasti ai più bisognosi usando cibo proveniente dagli
scarti alimentari: dietro al Refettorio Felix di Londra, aperto
a giugno 2017, c’è l’impegno del grande chef Massimo Bottura con la sua associazione
no-profit Food
for Soul
 e di The Felix Project, ente di beneficienza
londinese. Il progetto unisce etica ed estetica perché non si tratta di una
semplice mensa dei poveri, ma di un luogo che ha lo scopo di far ritrovare una
dimensione dignitosa e possibilmente anche familiare ai suoi ospiti. La bellezza
del design incontra quella delle idee
con uno scopo comune: la lotta contro lo spreco.

Interno del Refettorio Felix ad Earl’s
Court, Londra, aperto a giugno 2017 © Simon Owen – Red Photographic
Il
Refettorio Felix di Londra, dalle eccedenze alle eccellenze
Food
for Soul ha uno scopo ben preciso e per nulla scontato, quello di ricreare
un senso di dignità a tavola
 nell’ottica dell’inclusione sociale e del
benessere individuale. I pasti preparati dal lunedì al venerdì nel Refettorio
Felix, nella zona di Earl’s Court ad ovest di Londra, sono offerti ai
senzatetto e alle persone più vulnerabili e vengono preparati utilizzando
materie prime che provengono dal surplus alimentare
. Quello che
sarebbe destinato quindi alla discarica e viene invece recuperato dai
volontari di The Felix Project, associazione fondata nel 2016 ma fin da subito
in rapida crescita, che raccoglie cibo di scarto da fornitori locali
e distribuisce così un milione di pasti all’anno nella capitale
britannica.
Numerosi
sono stati gli chef che hanno risposto all’appello di Bottura, tra cui anche Alain Ducasse
e Alberto
Crisci della no profit The Clink Charity e che si sono messi ai fornelli
del refettorio impegnandosi a trasformare gli ingredienti in eccesso in
salutari e nutrienti menù di tre portate. “Gli chef sono ormai diventati delle
celebrità”, ha affermato Bottura. “Credo che sia arrivato il momento per tutti
noi di spostare questi riflettori sulle problematiche più urgenti della nostra
società. Cucinare è un appello ad agire“.
Si
tratta del secondo progetto internazionale dello chef, dopo il successo dei
refettori creati a Milano e Rio de Janeiro, rispettivamente durante Expo
2015 e le Olimpiadi del 2016. L’esperienza milanese si è tradotta
anche in un docufilm ora disponibile su Netflix dal titolo Theatre
of life, che prende il nome dal Teatro della vita, un teatro in
disuso nel quartiere Greco a Milano che è stato la sede del primo Refettorio Ambrosiano di Food for Soul inaugurato
nel 2015.
La
visione di Massimo Bottura, nutrire corpo e anima
Il
Refettorio Felix si presenta come un luogo dall’estetica curata grazie agli
allestimenti progettati da Studioilse con il contributo dell’architetto
Charles Wainwright. La scelta di vasellame e posateria di qualità e il servizio
da ristorante sono elementi che spingono gli ospiti e i volontari verso un
rapporto olistico con il nutrimento, che coinvolge quindi sia corpo
sia anima. Infatti, secondo lo stesso Bottura, “un pasto delizioso condiviso
con gli altri è molto più che la somma dei suoi ingredienti. È un gesto
d’amore”.
Lo
chef, noto per aver fondato uno dei ristoranti più rinomati nel mondo, l’Osteria
Francescana a Modena, è attivo da anni con progetti in ambito
sociale attraverso i progetti della sua ong ed è stato anche ospite
durante l’edizione 2017 di Seed&Chips, il summit su cibo e innovazione
che si è tenuto a Milano dall’8 all’11 maggio. In questa occasione lo chef,
intervistato dal giornalista di LifeGate Tommaso Perrone, ha commentato che “non è una
questione di produrre di più, ma di sprecare di meno. Saper guardare al futuro
è una cosa fondamentale: è per questo che il progetto, che non è di carità ma
culturale, ha bisogno dei grandi cuochi e della loro conoscenza. Cultura,
coscienza, conoscenza e senso della responsabilità sono le caratteristiche del
cuoco del futuro
“.
Il
Refettorio Felix, nato l’anno scorso in occasione del London Food Month,
il festival che celebra la diversità della cultura alimentare britannica,
è rimasto attivo e continua a fornire migliaia di pasti grazie al lavoro di
cuochi interni con l’assistenza di uno chef ospite ogni mese. Gli spazi
della mensa comunitaria vengono usati per ospitare eventi e programmi di
imprenditorialità sociale che hanno lo scopo di coinvolgere la comunità locale
nella battaglia contro lo spreco alimentare.
 
Massimo Bottura, fondatore
dell’organizzazione no profit Food for Soul, nella sala di Refettorio Felix a
Londra © Simon Owen – Red Photographic
Portare
in tavola la dignità
Nel
Regno Unito vengono gettate più di dieci tonnellate di cibo ogni anno

e allo stesso tempo la povertà alimentare è un problema sempre più
preoccupante: un bambino su dieci vive con genitori che fanno fatica a portare
ogni giorno il cibo in tavola, come mostrano i dati del 2016-2017
pubblicati in un rapporto del governo. Ciò significa che circa 870mila
bambini vanno a letto affamati
 ogni giorno perché la famiglia non è in
grado di fornire i pasti di cui avrebbero bisogno. “Data la straordinaria
qualità e quantità del surplus alimentare disponibile in questa città, – ha
commentato Justin Byam Shaw, fondatore di The Felix Project, in merito al
progetto del Refettorio Felix – tutti i londinesi marginalizzati dovrebbero
essere in grado di mangiare ciò che il resto di noi dà per scontato: un pasto
caldo e nutriente”. “La cucina del futuro non deve essere fatta per
un’élite di persone, non sarà al servizio dell’estetica, ma creeremo piatti che
hanno un significato etico straordinario”, così Bottura descrive la
sua visione che rivela il desiderio dello chef di volere
rivoluzionare il modo in cui mangiamo sempre di più.