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Firenze, migliaia in corteo per Idy Diene e contro il razzismo

Lettera43,
10 marzo 2018

La città
si mobilita per ricordare il venditore ambulante senegalese freddato lo scorso
5 marzo da Roberto Pirrone. Anche il sindaco Nardella presente alla manifestazione.

Manifestazione
pacifica con 10 mila persone a Firenze per ricordare Idy Diene, il venditore
senegalese freddato a colpi di pistola dall’ex tipografo Roberto Pirrone il 5
marzo scorso sul ponte Vespucci. E anche per dire ‘no’ al razzismo. Firenze ha
potuto vedere un corteo sereno, disteso e tranquillo: partecipato da numerosi
immigrati al cui fianco c’erano anche tanti fiorentini. Sul percorso i negozi
sono rimasti aperti e le auto lasciate in sosta. I manifestanti hanno sfilato
da piazza Santa Maria Novella ai lungarni, senza tensioni e in pieno ordine,
coprendo un itinerario che ha raggiunto il ponte Vespucci.

ABBRACCIO
TRA NARDELLA E LA COMUNITÀ.
Poi, quasi a metà tragitto, hanno incontrato il
sindaco di Firenze Dario Nardella: sul lungarno Soderini c’è stato un abbraccio
ideale tra il primo cittadino e la comunità senegalese. Un ritrovarsi che
cancella le incomprensioni – e pure i danneggiamenti in città dopo l’omicidio –
e anche il brutto episodio di martedì 6 marzo, quando Nardella è stato
costretto a allontanarsi da un presidio degli immigrati perché contestato e
anche perchè un antagonista gli ha sputato contro. Oggi, invece, no: Nardella
chiudendo il corteo sulla basilica di Santa Maria Novella ha ringraziato i
senegalesi di Firenze per aver «dimostrato ancora una volta di essere una
comunità pacifica e di amare questa città» e ha poi messo in evidenza che
«tutti oggi abbiamo un solo pensiero e un solo sentimento nel cuore, cioè il
dolore e il sentimento di fraternità per Idy Diene. È a lui che dobbiamo
dedicare questa giornata, a lui e a tutte le persone che nel mondo subiscono
dolore e morte in modo ingiusto».
Quindi
una promessa: “Alla famiglia ho detto che si terrà qui a Firenze una
giornata funebre per ricordare tutti insieme Idy Diene senza differenza di
cultura e di religione. E sarà un giorno di lutto cittadino per Firenze», ha
concluso il sindaco. Tra le altre iniziative la Regione Toscana assegnerà 20
mila euro a Ndeye Rokhaya Mbengue, la vedova di Idy Diene. Lo ha detto lo
stesso governatore toscano Enrico Rossi, tra i partecipanti al corteo. «C’è il
prevalere di una cultura fatta di contrapposizioni, che alimenta e
strumentalizza le paure» – ha detto Rossi – «questa cultura deve essere
combattuta», mentre «con la comunità senegalese in modo particolare c’è la
possibilità di un dialogo e ci sono valori positivi di collaborazione, valori
pacifici».

PAURA E
RABBIA TRA I SENEGALESI
. L’omicidio di Idy ha svegliato negli immigrati paura e
rabbia. Paura di essere uccisi per il colore della pelle, anche se le indagini,
nonostante le numerose verifiche, escludono il movente razziale. Rabbia per il
sospetto di un background razzista dietro il gesto. Tanti i cartelli per Idy e
contro il razzismo. Tra questi si leggeva ‘Idy era una persona di pace non
vogliamo fare casino!’, oppure ‘Il vostro decoro non vale una vita spezzata’.
Striscioni ‘Stop razzismo’ e ‘Restare umani’ anche a una manifestazione a
Napoli dell’associazione senegalese e della rete antirazzista. I manifestanti
hanno offerto fiori ai passanti, il sindaco Luigi De Magistris ha accolto il
corteo in municipio. Iniziative analoghe, e tutte pacifiche, anche a Genova e
La Spezia.